Potenza, botte e insulti a tutti, specie all’alunna disabile: prof di sostegno sotto accusa

23 Apr 2018 13:37 - di Redazione

Ancora un brutto episodio di cronaca a gettare ombre fosche sul mondo della scuola: e che siano giovani studenti bulli a minacciare i prof, o docenti inadeguati ad alzare le mani su studenti indifesi, resta il fatto che, ormai, le classi sono diventate dei ring a cielo aperto dove i colpi sotto la cintura sono all’ordine del giorno, e dove chi picchia per primo, mena due volte…

Arrestato prof di sostegno: picchiava un alunno disabile

Un insegnante di sostegno è stato arrestato e posto ai domiciliati in un Comune della provincia di Potenza con l’accusa di maltrattamenti verso fanciulli, reato aggravato e continuato, compiuto in una scuola elementare. L’indagine, coordinata dalla Procura di Potenza, è stata effettuata dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Potenza che hanno eseguito la misura cautelare emessa dal gip del locale Tribunale, su richiesta della stessa Procura. Tutto è partito dalla denuncia dei genitori di una bambina di nove anni, con invalidità motoria e cognitiva, che era caduta in uno stato di prostrazione e piangeva inconsolabile quando doveva andare a scuola. Con le cautele del caso, sono stati allora ascoltati molti dei bambini della stessa classe, e dai loro racconti sarebbe emerso che l’insegnante infliggeva sofferenze fisiche e morali alla bambina affidatagli come insegnante di sostegno.

Quei quaderni dove i bambini annotavano l’orrore

Non solo: agli atti dell’inchiesta figurerebbero anche dei quaderni, sequestrati dagli inquirenti, in cui i bambini descrivevano in modo negativo questo insegnante che, talvolta, sostituiva le maestre di ruolo e insultava gli alunni con termini quali «maiali» o «porci» oppure, sempre secondo l’accusa, colpiva con schiaffi o spintonava. Sentita infine anche la giovanissima vittima, con l’aiuto di un’esperta in psicologia infantile, si è ricostruito che la bambina veniva insultata e malmenata, anche per futili motivi, strattonata per i capelli o colpita con schiaffi e pizzichi. All’indagato viene contestato anche di aver minacciato l’intera classe di non dire nulla a nessuno quando i bambini sbirciavano sul pc dell’insegnante durante le ore di lezione su cui avrebbe guardato anche foto a contenuto pornografico.

Commenti

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  • Remo Perini 24 Aprile 2018

    Lasciare un commento non servirebbe a nulla, tutto continuerebbe come prima e tutto finirebbe , come al solito in Italia, nel dimenticatoio. Invece la prevenzione è importante, prevenire il male prima che esso succeda e si annidi profondamente come radici sotto terra creando mostri di alberi che impediscono al sole di creare luce intorno. La parola d’ordine è: prevenzione, maggiore preparazione non soltanto una cultura di base, ma soprattutto educare in primis le famiglie ad una maggiore attenzione rivolta verso i loro figli ed infine addestrare il personale scolastico ad una maggiore sensibilità verso i minori affidati dalle famiglie e periodicamente sottoporre la classe dirigente insegnante ad impegnativi test psicologici. Molti insegnanti soffrono di turbe psicologiche latenti che poi si manifestano in violenze contro essererini inermi, indifesi. E tutto questo durante le lezioni in classe. Io, ai miei tempi, invidiavo i miei insegnanti per la loro grande ed appassionata cultura che riuscivano a trasmettermi. Oggi non è più così: cani e porci prendono il posto nelle scuole passando il tempo su telefonini rubando il tempo in attesa che la campanella suoni. Certamente non faccio di tutto di un’erba un fascio. Confidenzialmente Remo Perini

  • Pino1° 23 Aprile 2018

    E’ chiaro, telecamere ovunque nella scuola – collegamento con l’ispettorato pubblica istruzione – collegamento con arma carabinieri. Normativa sull’espulsione di studenti e/o docenti e sanzioni ai genitori degli studenti se minori ! E’ finito il tempo delle ca++ate nelle scuola, ripristinare l’educazione civica anche per i professori a partire dai presidi (direttori scolastici) !