Pedrizzi: «Il Papa di sinistra? Falso, l’Ucid ha fatto chiarezza su Bergoglio»

13 Apr 2018 18:48 - di Monica Pucci

Al convegno dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigentidi martedì scorso, nella sala del Senato di piazza Capranica, a Roma, c’era anche uno dei papabili alla carica di presidente del Consiglio, anzi, colui che al momento viene considerato, nella Lega, la vera alternativa alla designazione, per un incarico esplorativo, di Matteo Salvini: il leghista, fedelissimo del capo, Giancarlo Giorgetti, che nel convegno “Il denaro non governa“, titolo del libro al centro della discussione, dei giornalisti Pier Paolo Saleri e Andrea Tornielli, ha assunto una posizione a sorpresa.

Durante i lavori Giorgetti ha ammesso di essersi sbagliato quando, a più riprese, aveva definito Papa Bergoglio “di sinistra”, secondo una teoria abbastanza diffusa a destra. «Ho maledetto un po’ Riccardo Pedrizzi per questo invito, anzitutto per la data non propizia, e poi perché mi sono chiesto: ma perché chiamano me a dare le mie riflessioni sulle posizioni di un Papa comunista? Anche io, prima di leggere questo libro, sono caduto in questo pregiudizio», ha dichiarato al convegno, come riporta La Stampa di Torino. Poi ha corretto la linea: «Credo che il Papa non è per definizione né comunista né di sinistra ma un Papa che legge e interpreta quello che sta succedendo nel mondo», ha detto Giorgetti davanti a una platea qualificata, dai  vaticanisti autori del libro all’esponente di Leu, l’economista Stefano Fassina, moderati dal Presidente Nazionale del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid Riccardo Pedrizzi (nella foto, il tavolo dei lavori).

Secondo il leghista, «il mondo diviso tra chi gestisce il potere del politicamente corretto e influenza gli orientamenti, creando disuguaglianza tra Paesi e nei Paesi, e chi è legato a valori base che arrivano da culture e tradizioni permeate nel popolo ma che, al di là delle ideologie, agisce in modo disordinato, politicamente incompiuto». In questo caos, spiega Giorgetti, «c’è un Papa venuto dalla fine del mondo che magari non sarà né di destra e, ora si sa, neanche di sinistra ma che sicuramente è un Papa populista». In senso buono, aggiunge, utilizzando proprio quel termine che viene scagliato contro il centrodestra, a mo’ di insulto, ogni qualvolta si toccano temi che la gente vive sulla propria pelle. Il libro di Tornelli e Saleri, in effetti, restituisce “trasparenza” alle parole del Papa, che in più occasioni ha rilanciato posizioni della destra cattolica e integralista. Come nel discorso – si è ricordato nel convegno – alle Nazioni Unite di New York, nel settembre 2015, quando il Papa chiese «il riconoscimento di una legge morale inscritta nella stessa natura umana, che comprende la distinzione naturale tra uomo e donna e il rispetto assoluto della vita in tutte le sue fasi e dimensioni, per evitare il rischio di una colonizzazione ideologica mediante l’imposizione di modelli e stili di vita anomali estranei all’identità dei popoli e, in ultima analisi, irresponsabili».

L’organizzatore dell’evento, l’ex senatore di An e presidente della Commissione Finaze Riccardo Pedrizzi, ha sottolineato come il libro presentato abbia «il merito di fare parlare Papa Francesco attraverso i documenti: le encicliche, le lettere pastorali, le esortazioni apostoliche, i libri scritti da lui, i suoi discorsi ufficiali, ha il pregio di affrontare temi ed argomenti di grande attualità e, sopratutto, di non offrire il fianco o l’occasione per alimentare discussioni e polemiche». Secondo Pedrizzi, soddisfatto per aver riportato, con l’Ucid e grazie alla discussione del libro, un’interpretazione politica più corretta sul ruolo di Bergoglio,  “i temi e gli argomenti scelti e trattati in questo libro consentono, perciò, agli autori di dimostrare agevolmente che il pensiero e la pastorale di Papa Francesco si inserisce a pieno titolo nel solco della grande tradizione del Magistero sociale cattolico”. Per esempio, dopo aver citato alcune storiche encicliche riportate nel libro, secondo Pedrizzi Papa Francesco, nel solco di Papa Ratzinger, considera “il libro della natura uno e indivisibile” e “include l’ambiente, la vita, la sessualità, la famiglia, le relazioni sociali, e altri aspetti perché esiste un’ecologia dell’uomo”, perché anche l’uomo possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere. «Parole, queste come tante altre, eclissate sui media», conclude Pedrizzi. Fa più notizia, evidentemente, il Papa rosso che quello bianco.

Commenti

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  • sergio 13 Aprile 2018

    Sarà. Ma sull’immigrazionismo di Bergoglio, come la mettiamo?