M5S nel caos a Roma: schiaffi, insulti e nuove dimissioni. La Raggi “piange”

11 Apr 2018 12:06 - di Sara Gentile

È caos M5S a Roma, con la Raggi alle corde, sul punto di crollare al tappeto. Stavolta nella bufera è il IV Municipio (Tiburtino-Colli Aniene) che perde un altro assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente, Piergiorgio Angelucci, arrivato soltanto un anno fa in sostituzione di Alessandro Pirrone, l’ex responsabile del verde e delle strade che prese a schiaffi un consigliere della maggioranza grillina. La presidente M5S, Roberta Della Casa, deve quindi dare l’addio a un altro assessore della sua giunta: il quarto che se ne va in soli due anni. Nella lettera protocollata agli uffici Angelucci motivi la scelta dell’addio spiegando che il suo lavoro non gli permette di occuparsi come dovrebbe dei delicati temi dell’assessorato. Ufficiosamente ci sarebbero invece stati degli artriti con la maggioranza grillina in consiglio.

M5S a Roma, volano schiaffi e insulti

Un Municipio allo sbando, dove si consuma una guerra infinita tra i grillini. Un anno fa Pirrone – l’altro assessore che era stato cacciato dopo aver schiaffeggiato e mandato al pronto soccorso un suo collega di partito – intervistato da Repubblica, aveva raccontato il clima che si respira all’interno del Municipio. «L’ho menato – aveva detto –  è vero. Gli ho dato uno schiaffo, come farebbe un papà con un figlio indisciplinato. Il mio è stato un gesto inconsulto, ma dettato da un anno di vilipendi, offese e insulti nei miei confronti. Milano ha offeso la mia dignità e la mia professionalità». E poi aveva spiegato: «Ero vestito di bianco e quando sono passato in corridoio Milano ha iniziato a deridermi dicendo “cornetti, bibite, gelati”, come se fossi vestito da cameriere. Può sembrare una sciocchezza, lo so. Ma quando gli ho chiesto perché si comportasse così, lui mi ha guardato con un atteggiamento di sfida. A quel punto gli ho dato uno schiaffo». E poi aveva rincarato la dose: «La realtà è che sono stato nominato assessore per le mie competenze, ma senza essere stato eletto. Mi ha scelto la presidente Della Casa e questo ha dato fastidio a molti. Alcuni consiglieri di Municipi e rappresentanti del partito soffrono troppo di protagonismo, senza pensare al bene del partito e dei cittadini».

 

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