«L’Isis vuole infiltrare migranti in Europa». E a dirlo stavolta è l’Onu
I comandanti dello Stato Islamico in fuga dalla Siria stanno cospirando con i gruppi estremisti africani come Boko Haram o le propaggini locali di Al Qaeda per fomentare e infiltrare una nuova ondata migratoria verso l’Europa. A lanciare l’allarme sulle commistioni tra Isis e ondate migratorie, stavolta, in un’intervista al Guardian, è David Beasley, direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite.
«State per affrontare qualcosa di simile a quanto accaduto anni fa, con la differenza che ci saranno più estremisti infiltrati tra i migranti», ha detto Beasley, ex governatore repubblicano della South Carolina, parlando a Bruxelles col quotidiano britannico, in occasione di un vertice proprio sulla Siria. Lo scopo, spiega il direttore del programma alimentare dell’Onu, è «provocare il caos» in Europa.
Beasley mette in guardia gli europei dai rischi derivanti dalla destabilizzazione del Sahel, perseguita dall’Isis attraverso l’alleanza con gruppi come Boko Haram e Al Qaeda. «Se pensavate che il problema venisse da una nazione di 20 milioni di persone come la Siria, con l’immigrazione dovuta alla destabilizzazione e alla guerra, aspettate che sia ulteriormente destabilizzato il Sahel, con i suoi 500 milioni di persone», afferma Beasley, che esorta la comunità internazionale e l’Europa in particolare «a svegliarsi».