Leader islamico alla giornalista in tv: non ti dò la mano, sei donna. Bufera in studio (VIDEO)

30 Apr 2018 15:59 - di Giulia Melodia

Quando la fede islamica detta i comportamenti del vivere quotidiano, in ogni singolo,piccolo gesto del vivere comune, alimentando equivoci e incomunicabilità, forse qualche deroga al precetto coranico andrebbe improvvisata: specialmente se si è ospiti in uno studio televisivo. Ma così non è, almeno non ancora: e dunque è potuto accadere quanto registrato dalla cronaca e rimbalzato sul web. Ossia che, nel corso di una puntata della trasmissione televisiva RTL-TVI C’est pas tous les jours dimanche, Redouane Ahrouch, numero uno del neonato partito islamista belga, si sia rifiutato di stringere la mano alla giornalista Emmanuelle Praet, negandole anche il minimo sguardo nel rispondere alle sue domande in diretta tv.

Belgio, il leader islamico alla giornalista tv: non ti dò la mano

Così, quando il conduttore ha evidenziato quella che agli occhi di ospiti in studio e telespettatori,m era apparsa da subito come una lesiva mancanza di rispetto nei confronti della donna in studio, Ahrouch. oltre che leader del partito islamista è anche consigliere comunale ad Anderlecht, ha replicato pacioso: «Non posso andare contro i valori e i dettati della mia fede». aggiungendo a stretto giro ciò che – come tutto quanto appena sopra, avrebbe fatto meglio evitare di dire: «Ti vedo già tutte le domeniche in televisione»… A quel punto gli appelli della giornalista a rivolgersi a lei guardandola negli occhi, sono risultati vani almeno quanto frustranti, tanto da farle dichiarare a telecamere spente, non appena conclusa la messa in onda, di essersi sentita «umiliata e offesa dal comportamento di Ahrouch». E se durante la puntata stupore e indignazione hanno pervaso lo studio, dietro le quinte non è stato da meno, tanto che persino il delegato del partito liberale “Movimento Riformatore” che stava per entrare in studio, assistendo inerme alla scena dal backstage, si è chiesto quello che, sicuramente, in quel momento si stavano domandando un po’ tutti i telespettatori da casa: «Ma il signor Ahouch, che di giorno è un conducente di mezzi pubblici, coma fa a guidare il mezzo senza poter guardare in faccia le donne che salgono sul suo bus?

Stupore e polemiche in studio, dietro le quinte e fuori

E ancora: «Qualora fosse vero che riesce a farlo, come può la compagnia pubblica di trasporto tollerare un simile atteggiamento? Ma tant’è: del resto, occorre ricordare che solo poche settimane fa aveva il partito islamico ha proposto la realizzazione di un progetto che punta a una divisione tra donne e uomini sui mezzi di trasporto, il velo in tutti i luoghi pubblici e la distribuzione di cibo halal (ossia consentito ai musulmani) nelle scuole… Se pensiamo che, nel giro di qualche mese– il prossimo 14 ottobre per l’esattezza – il partito che si rivolge ai musulmani radicali che vivono in Belgio, si presenterà alle prossime elezioni amministrative in 28 municipalità, forte della vittoria registrata alle passati elezioni, quando è riuscito a far eleggere due consiglieri comunali ad Anderlecht e nella tristemente nota polveriera di Moleenbeck, c’è davvero di che preoccuparsi: e la minaccia va guardata negli occhi…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Ali83 7 Maggio 2018

    L’Islam vuole conquistare l’Europa, vogliamo capirlo? Se può lo fa anche attraverso la democrazia. Dobbiamo difenderci da queste continue invasioni. Stop immigrazione.

  • Mauro 3 Maggio 2018

    Ma buttatelo fuori dalla Francia sto cretino. E stiamo attenti anche noi perchè rischiamo di fare la fine dei francesi.

    • Renzo Baldo 3 Maggio 2018

      dal Belgio volevi dire………..sul restante concordo. ma subito.

  • Raffaele Boschini 2 Maggio 2018

    E questa sarebbe Democrazia…

  • ROBERTO 2 Maggio 2018

    La parità di dignità e diritti è dovuta indipendentemente dal sesso delle persone, questo è un principio presente nelle costituzioni di tutti i paesi civili, se il partito islamista belga non lo rispetta non può essere che fuori legge, cosa aspettano a scioglierlo ?

  • FAUSTO 2 Maggio 2018

    SUGGERIREI DI LEGGERE I LIBRI DELLA NOTA SCRITTRICE ITALIANA ORIANA FALLACI CHE ANNI ORSONO PREVEDEVA IL PERICOLO CHE CORRE L’EUROPA TROPPO REMISSIVA DI FRONTE ALL’INVASIONE ISLAMICA. NEL GIRO DI UNA O DUE GENERAZIONI GLI ISLAMICI COMANDERANNO IN EUROPA. IO HO PAURA PER I MIEI FIGLI ED I MIEI NIPOTI.

  • Antonio 2 Maggio 2018

    Ben gli sta. Così forse dopo aver ben leccato il c… si accorgeranno che sono a un passo dalla rovina….benedetto 16 se ne accorto da tempo ma non è riuscito a tener botta.

  • Silvia Toresi 2 Maggio 2018

    Ma perché questi signori non vanno a comandare a casa propria? Perché gli viene permesso tutto questo?

  • Franco 2 Maggio 2018

    Per me non ci sarebbero stati problemi l’avrei accompagnato all’uscita e addio.

  • GIORGIO 2 Maggio 2018

    Lo dovevano buttare fuori dalla trasmissione in quanto disumano

  • Mario M. Fornaro 2 Maggio 2018

    La giornalista doveva semplicemente cacciarlo dalla trasmissione. Ma non ha avuto le ‘palle’ per farlo.

  • paolo 2 Maggio 2018

    Siamo messi proprio male, grazie sinistra europea e italiana boldriniane è renziana

  • andrea barabino 2 Maggio 2018

    Ataturk era molto più liberale cento anni fa che Erdogan oggi! I turchi lo rimpiangeranno!

  • giancarlo 2 Maggio 2018

    A GIA’ LEI NON PENSA!

    • paolo mario Pieraccini 2 Maggio 2018

      il fondamentalista Erdogan ha cancellato tutte le riforme di Ataturk.I nostri politici,soliti beoti, hanno più volte optato per l’ingresso della Turchia in UE.

  • giancarlo 2 Maggio 2018

    CHISSA’ COSA NE PENSA LA BOLDRINI?

  • pietro meucci 2 Maggio 2018

    L’unica vera cosa assurda di questa situazione – ed analoghe – è che noi occidentali le riteniamo degne di discussioni e dibattiti. In un mondo normale questo signorino, benché grassoccio, non avrebbe avuto nemmeno il tempo di finire la frase e, bene impacchettato, sarebbe già in mezzo alle sue amate capre.

  • Alessandro Caroli 2 Maggio 2018

    Cosa è derivato da Mustafa Kemal Ataturk? Erdogan. Cosa è derivato da Michail Sergeevic Gorbacev? Putin.
    La differenza sta tutta qui.

  • davide cogliati 2 Maggio 2018

    PENSATE CHE E’ ANCHE MODERATO !!!!!!! ORA CHE PRENDONO UN PO’ DI POTERE COMICIANO A GETTARE LA MASCHERA, SONO QUELLO CHE SONO, MIRANO AD IMPORRE LA LORO VISIONE DEL MONDO, CIOE’ SHARIA PER TUTTI….NON PRENDIAMO LA COSA ALLA LEGGERA IN ITALIA, IL BELGIO DECIDA PER SE’, UN PO’ DI PULIZIA NON GUASTA.

  • Mario Salvatore MANCA di VILLAHERMOSA 2 Maggio 2018

    al signor musulmano risponderei che – essendo ospite nel nostro mondo occidentale – deve adeguarsi alle nostre usanze, checché ne dica il suo allah e il suo maometto che getterei nel gabinetto (scusate la rima, per non pensarci prima). Mario Salvatore Manca

  • eleonora ferrari 2 Maggio 2018

    io non do la mano alle bestie , ai neri , agli sporchi con la scabbia . e questo mudulmano non solo ha la scabbia nel cervello , ma ha anche la tbc .

  • Maurizio Turoli 2 Maggio 2018

    Gli Islamici antepongono la loro religione atutto.
    Quello che è accuduto in Belgio, Nazione in cui chiese cattoliche sono state trasfrmte in moschee, ci serva da lezione.
    Con le nostre leggi ci invadono, con le loro ci domineranno.
    Gli aderenti Biedelberg ed i loro accoliti, con l’indifferenza del Vaticano che prima o poi abbandonerà Roma,, vogliono trasformare l’italia in una testa di ponte per l’islamizzazionedei un’Europo ignava e debosciata.

  • mauro 1 Maggio 2018

    “Non ho nessuna religione e, a volte, vorrei vederle tutte in fondo al mare. E’ una guida debole, colui che ha bisogno della religione per mantenersi al governo, è come se volesse intrappolare il proprio popolo. Il mio popolo impararerà i principi della democrazia, i dettati della verità e gli insegnamenti della scienza. La superstizione deve finire. Ognuno ha la libertà di adorare chi vuole e seguire la propria coscienza, a condizione che non interferisca con la razionalità e che non agisca contro la libertà dei suoi simili” (Mustafa Kemal Atatürk, 1928)