La Svizzera rispedisce in Etiopia l’Imam che predicava la strage degli “infedeli”

5 Apr 2018 12:38 - di Redazione
moschea sesto san giovanni

L’ex Imam che in un sermone pronunciato nella moschea An’Nur di Winterthur, nel Canton Zurigo, aveva incitato a uccidere i musulmani non praticanti, considerati infedeli al pari dei cristiani è stato arrestato in Germania. Il 25enne sarà riportato a Zurigo e quindi rimpatriato in Etiopia. Il rinvio coatto verso il paese del Corno d’Africa è reso possibile da un nuovo accordo fra l’UE e l’Etiopia, al quale si è allineata anche la Svizzera, che è stato reso pubblico oggi dal Tages Anzeiger. La notizia dell’arresto in Germania dell’ex imam della moschea An’Nur è stata confermata all’ats dal portavoce dell’Ufficio della migrazione del canton Zurigo, Marco Schmid, secondo il quale una volta rientrato in Svizzera il cittadino etiope sarà incarcerato in vista dell’espulsione. L’ex imam è stato condannato lo scorso novembre dal Tribunale distrettuale di Winterthur a 18 mesi di detenzione con la condizionale e a 10 anni di espulsione dalla Svizzera per istigazione alla violenza ed altre accuse.
La condanna si riferisce a un sermone pronunciato il 21 ottobre 2016, davanti a una sessantina di fedeli, in cui il 25enne etiope sosteneva che i musulmani che non pregano in comunità andrebbero “banditi, respinti, evitati e calunniati fino al loro ritorno”. E nel caso dovessero perseverare con questo comportamento, andrebbero addirittura uccisi. L’ex imam si è visto respingere la richiesta di asilo e nei suoi confronti era stata ordinata la carcerazione cautelativa prevista per gli stranieri che non adempiono al loro obbligo di lasciare la Svizzera. A quanto si è appreso, la carcerazione è terminata alla fine di febbraio e il 25enne ha in seguito fatto perdere le tracce: fino al suo arresto avvenuto in Germania.

Commenti

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  • Giovanni 5 Aprile 2018

    questo infame non doveva proprio entrare in europa… prima ci liberiamo di questa feccia, meglio è.