La Boschi non si ritira e fa arrabbiare anche i commercialisti

18 Apr 2018 11:50 - di Robert Perdicchi

Chi pensava che si sarebbe ritirata, almeno per un po’, dalla passarella mediatica di tv e social, si era sbagliato di grosso. Maria Elena Boschi, però, non molla e tutti i giorni posta sui suoi profili un annuncio, una frase di soddisfazione, una rivendicazione dei risultati ottenuti dal suo pigmalione Renzi e dal governo del Pd. Peccato che puntualmente qualcuno le ricordi che ci sia ben poco da vantarsi. Stavolta sono i commercialisti italiani a rimproverla, dopo questo post su Fb: “Da oggi 30 milioni di italiani potranno visualizzare online la propria dichiarazione precompilata per i redditi del 2017. Uno strumento introdotto dal governo Renzi che in questi anni ha semplificato la vita di molti cittadini. La sburocratizzazione e la costruzione di un fisco “amico” sono stati al centro dell’azione dei governi PD. A chi in campagna elettorale prometteva di introdurre la dichiarazione dei redditi precompilata, suggerisco di visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate per poter visualizzare la propria.
Risposte concrete, non slogan da campagna elettorale: andiamo avanti per un’Italia più semplice”.

I meriti della dichiarazione “precompilata” sarebbero tutti suoi, del governo, di Renzi. Come riporta ItaliaOggi, però, i professionisti si sono infuriati e “ricordano alla Boschi, con diversità di argomentazioni ma a senso unico, che i dati fiscali utilizzati dall’Agenzia delle entrate sono stati forniti gratuitamente, e sottolineano più volte gratuitamente, dai continui invii di intermediari e professionisti e che la situazione non è così rosea come descritta. I dati, ad esempio, continuano a non essere corretti e senza l’intervento di un professionista per la correzione e verifica il contribuente rischia l’accertamento”. Una rivolta civile, che rischia di sfociare in una protesta ufficiale col governo del presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e dei ragionieri.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Tiziano 19 Aprile 2018

    Sarebbe ora che si tornasse agli anni settanta, oppure come si fa in altri paesi!!!Esempio…si prendono gli ultimi 5 anni di un commerciante,artigiani,albergatore ecc.e se ad esempio uno guadagna 80000 euro,20000 vanno allo stato ed i rimanenti pago il personale,rifaccio il tetto,posso cambiare auto ecc. ecc. Sarebbe la formula ideale…lavorerebbero tutti con buona volontà e si semlificherebbe la vita!!!Ciao e grazie dì nuovo.

  • Gabriele la plombara 19 Aprile 2018

    Gli ultimi due governi non sono stati ipeggiori della seconda repubblica ed è vero ma a molti è compreso me è intollerabile il modo presuntuoso di interpretare un ruolo pubblico che per sua natura non appartiene al rappresentante politico. Avrei preferito che all’indomani del crack banca Etruria La Boschi si dimettere pur non avendo dirette responsabilità. Avrebbe rispettato le centinaia di migliaia di risparmiatori che sono stati truffati da numerose con la complicità colpevole di governo banca d’Italia console Bce, invece ha continuato ad occupare posti nel governo e a farsi blindare in un collegio super sicuro. Faccia Tosta