Juncker bacchetta Macron: «L’Europa non è solo Francia e Germania»
L’ansia da protagonismo di Macron comincia a dare ai nervi in Europa ed era fatale che prima o poi arrivasse un reazione, come puntualmente accaduto oggi attraverso una ruvida precisazione del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, all’indirizzo dell’irrequieto presidente francese.. «Conosco l’importanza che attribuite all’amicizia franco-tedesca. Sono geograficamente e storicamente molto a favore dei numerosi avvicinamenti tra questi due Paesi e queste due Nazioni. Ma non dimentichiamo che l’Europa non è solo franco-tedesca. Siamo 28, domani 27: serve anche, perché il motore possa funzionare, l’apporto degli altri. Siamo 27, non solo francesi o tedeschi». Juncker lo dice rivolgendosi a Macron durante la seduta plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo.
Macron aveva parlato con enfasi drammatica davanti agli eurodeputati «Non possiamo far finta di essere in un tempo normale, c’è un dubbio che attraversa molti dei nos tri Paesi europei sull’Europa, una sorta di guerra civile europea sta emergendo: stanno venendo a galla i nostri egoismi nazionali e il fascino illiberale». «Di fronte all’autoritarismo che ci circonda – ha sottolineato – la risposta non è la democrazia autoritaria ma l’autorità della democrazia». Macron ha fatto appello ai deputati a non abbandonare la «democrazia liberale»: «Il peggiore errore – ha detto — sarebbe di abbandonare il nostro modello e la nostra identità». È bella, per Macron, la democrazia liberale. Soprattutto quando serve a tutelare in primo luogo gli interessi del cosiddetto “asse carolingio”.