Israele bombarda base siriana. Ma gli Usa negano ogni coinvolgimento

9 Apr 2018 14:22 - di Redazione

L’esercito siriano accusa Israele di aver condotto con due caccia F-15 l’attacco sferrato prima dell’alba contro l’aeroporto militare T-4 nella provincia di Homs, nella Siria centrale, sparando missili dallo spazio aereo libanese. Lo riporta la televisione di stato siriana, spiegando che il sistema di difesa dell’aeronautica di Damasco ha risposto all’attacco distruggendo numerosi missili prima che potessero colpire l’obiettivo. Inizialmente il governo di Bashar al-Assad aveva accusato gli Stati Uniti di aver condotto l’attacco, ma Mosca aveva subito puntato il dito contro Israele. Mosca conferma: sono stati due F-15 israeliani a lanciare all’alba di questa mattina otto missili, dallo spazio aereo libanese, contro la base militare T-4 siriana, denuncia il ministero della difesa russo precisando che non ci sono militari russi fra le vittime e che la difesa aerea siriana ha distrutto alcuni missili. Il raid iniziato alle 2.25 di questa mattina si è concluso alle 2.53 (ora locale), ha precisato il ministero della difesa russo. Tre degli otto missili guidati lanciati hanno colpito il settore occidentale della base aerea. Al Arabiya, rilanciata dall’agenzia russa Tass, ha reso noto che sono stati uccisi 14 militari, fra cui diversi consiglieri militari iraniani. Il raid arriva due giorni dopo l’attacco chimico che sarebbe stato condotto nella zona controllata dai terroristi dell’Isis alle porte di Damasco, Douma, ed in cui oltre 70 persone sarebbero rimaste uccise. Il Pentagono ha negato il coinvolgimento nel raid contro la struttura militare siriana, arrivato poche ore dopo che Donald Trump ha detto che vi sarebbe stato “un grande prezzo da pagare” per l’attacco chimico. “In questo momento, il dipartimento della Difesa non sta conducendo raid aerei in Siria”, ha reso noto il Pentagono.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *