India, nello stato di Orissa attacchi alle parrocchie nel giorno di Pasqua
La notizia viene riportata da AsiaNews: nel giorno di Pasqua due parrocchie della diocesi di Rourkela, nello Stato indiano dell’Orissa, hanno subìto gravi attacchi vandalici. “Nel villaggio di Bihabandh alcuni criminali hanno dato alle fiamme una vecchia camera adiacente alla sacrestia e adibita a magazzino di oggetti sacri. Nella parrocchia di Salangabahal, a poca distanza dal primo villaggio, i malviventi hanno devastato la grotta della Madonna posta di fianco all’ingresso, distrutto e poi fatto sparire la statua della Vergine e infranto anche quella di Gesù Bambino”. Secondo il vescovo della diocesi, mons. Kishore Kumar Kujur, si tratta di un attacco anticristiano pianificato dallo stesso gruppo nel decimo anniversario della persecuzione anticristiana avvenuta ad Orissa nel 2008 da parte di gruppi radicali indù. La persecuzione dieci anni fa si indirizzò contro numerose donne cristiane che subirono violenze, insulti e percosse e furono costrette ad abbandonare i loro villaggi. Durante i pogrom anti-cristiani nel distretto di Kandhamal i fondamentalisti indù attaccarono 4.640 case e 252 chiese cristiane.
Mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, interpellato da AsiaNews dopo gli attacchi del giorno di Pasqua alle due parrocchie ha detto: “Non ci aspettavamo un simile attacco in un Paese laico. Devono finire tali episodi di dissacrazione che offendono il nostro sentimento religioso. La libertà religiosa e di professare in libertà il proprio credo devono essere rispettate e difese. La dignità umana e la giustizia devono prevalere, persino nelle più piccole e remote aree rurali dell’India. Questo tipo di incidenti porta solo vergogna e disgrazia al nostro Paese”.
(la foto della statua vandalizzata è tratta dal sito AsiaNews)