Fermato il finanziere Vincent Bolloré. “Ha versato tangenti in Africa”

24 Apr 2018 12:07 - di Redazione

L’imprenditore bretone Vincent Bolloré è in stato di fermo a Nanterre nel quadro di indagini su casi di sospetta «corruzione di agenti pubblici stranieri», legate a operazioni condotte dal suo gruppo in Africa. Lo riferisce il quotidiano Le Monde, secondo cui Bolloré sarebbe stato convocato dalle autorità di Nanterre su richiesta dei magistrati che sospettano che i vertici del gruppo abbiano utilizzato strutture della società Havas per sostenere in Togo e in Guinea l’ascesa di manager in grado di favorire la concessione di terminali portuali nei due paesi. Bolloré non è il solo manager del gruppo in stato di fermo: la stessa misura sarebbe stata richiesta per il direttore generale Gilles Alix e per Jean-Philippe Dorent, responsabile internazionale dell’agenzia di comunicazione Havas.

Maria Bolloré col ministro Delrio

Maria Bolloré col ministro Delrio

Chi è il finanziere arrestato

Classe 1952, nato a Boulogne-sur-Seine, in Bretagna, Vincent Bolloré, erede di una dinastia di finanzieri, è il primo azionista di Vivendi, media company proprietaria tra gli altri di Canal+ Universal Music. L’imprenditore vanta un patrimonio stimato da Forbes in circa cinque miliardi di dollari. Bollorè è entrato nella finanza italiana attraverso Mediobanca di cui è socio dal 2002. Il tentativo di scalare Mediaset è costato a Bolloré un’indagine per aggiotaggio da parte della Procura di Milano. A far partire l’azione degli inquirenti è stato un esposto di Fininvest, cassaforte della famiglia Berlusconi, alla Consob, all’autorità per le Comunicazioni e alla stessa Procura. Secondo l’azienda di Berlusconi, il gruppo transalpino avrebbe avesse «creato le condizioni» per «far scendere artificiosamente il valore del titolo Mediaset» per poi scalare «a prezzi di sconto».

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