Antifascismo in salsa spagnola, Madrid “cancella” i caduti franchisti
Rispunta Francisco Franco e l’ultrasinistra si scatena. La “indignada” sindaco di Madrid, Manuela Carmena, ha deciso di cancellare la storia del suo Paese che, tradotto, significa cancellare con furia giacobina ogni traccia del franchismo, a partire dalla toponimastica. La giunta comunale della capitale spagnola ha deciso infatti di cavalcare l’onda del revisionismo storico rinominando strade e piazze dedicate a personaggi che rimandano al regime franchista in auge in Spagna dal 1939 al 1975. A ben 43 anni dalla sua scomparsa di Franco Manuela Carmena ha deciso che è ora di dare un contributo alla “defranchizzazione” del Paese. E’ andata di fretta. Lo scorso 26 aprile sono state ribattezzate due strade intitolate ai generali franchisti Millan Astray – fondatore della Legione spagnola – e Garcia de la Herranz, caduto nella guerra civile. Le strade sono state reintitolate “strada Justa Freire”, dal nome di una famosa educatrice e “strada della cooperazione”, come apprendiamo dai siti spagnoli rilanciati dal Giornale.
Molte associazioni si sono ribellate
Un’altra cinquantina le strade sono nel mirino del sindaco di Madrid, tutte da rinominare per dimenticare un pezzo di storia nazionale. Antifascismo in salsa spagnola. La strada era già segnata da quando nel 2007 l’allora premier socialista Zapatero approvò la cosiddetta “legge sulla memoria storica”: era il varco aperto perché le istituzioni cancellassero gradualmente le tracce franchiate. Naturalmente la giunta di sinistra guidata dalla Carmena si è buttata a pesce in questa furiosa cancellazione del passato, ma non tutti la pensano come lei in Spagna. «Diverse associazioni che si occupano di tenere viva la memoria del regime si sono rivolte alla magistratura per bloccare quest’opera di revisionismo e in effetti in alcuni casi la ridenominazione delle strade intitolate ai generali franchisti è stata bloccata ed è al vaglio dei tribunali», leggiamo su Giornale.
L’ossessione franchista della Carmena
La Carmena ha una vera ossessione per Francisco Franco. Eletta nel 2015 sindaco di Madrid, era relativamente sconosciuta al grande pubblico spagnolo. In pochi mesi, la svolta: candidata per la lista Ahora Madrid, piattaforma che raggruppa gruppi e gruppuscoli di sinistra, tra cui anche Podemos, l’ex giudice ha saputo farsi interprete della frustrazione dell’antipolitica che ancora riecheggia nelle piazze spagnole, e tiene in caldo l’elettorato con la furia antifranchista. L’iniziativa di sostituire l’onomastica, già adottata dall’amministrazione madrilena lo scorso anno era stata bloccata dal sequestro cautelare decretato a ottobre scorso da un giudice, sulla base di un ricorso presentato dalla fondazione intitolata al Caudillo. Nel pronunciarsi nel merito, la seconda sezione per i contenziosi amministrativi del Tribunale Superiore di giustizia di Madrid ha bocciato il ricorso, decretando «il non luogo a procedere» per la sospensione. «E’ un’ottima notizia, che ci permette di andare avanti nell’iter amministrativo per il cambio della toponomastica», ha commentato la sindaca Carmena ai media, dopo aver conosciuto la decisione giudiziaria. Ma la partita è ancora molto aperta.
Mi risulta che, finita la guerra civile spagnola, il franchismo vincitore abbia riunito le spoglie mortali dei caduti di entrambe le fazioni seppellendole insieme, fianco a fianco, nella “Valle dei Caduti”, senza distinzione di colore politico: a significare la riunione nel nome di una Patria comune. Questa è civiltà.
Un personaggio che riesce a sconfiggere la sovversione rossa che stava facendo strage di religiosi e distruggendo le chiese, tiene la Spagna fuori dalla guerra, cerca di riconciliare i suoi connazionali creando la ‘Valle de los Caidos’, un grandioso camposanto dove sono tumulate le salme dei caduti di ogni parte politica, non merita forse gloria eterna?
Ipocrisia e ignoranza di chi vuole cancellare la storia. Il dittatore Franco tenne il suo Paese fuori dalla guerra e le evitò distruzioni, lo preparò alla crescita economica, all’ingresso nella CEE e al ripristino della monarchia. Se avessero vinto i repubblicani, i comunisti si sarebbero impadroniti di tutta la Spagna, forse anche di Gibilterra, roccaforte strategica della Gan Bretagna nel Mediterraneo: le conseguenze sarebbero state imprevedibili!
Gloria eterna al generalissimo Francisco Franco, che ha salvato la Spagna dal comunismo e dall’anarchia!
Certo anche Frano ha fatto del suo meglio MA a che prezzo! Forse un metodo migliore c’era. Comunque, tanta gloria non se la merita. Non sempre il fine giustifica il mezzo, dico io. Neanche Mussolini va glorificato, ripeto io. Se poi altri la pensano diversa, liberi di pensarla, ma non mi fanno cambiare idea.