Ufficiale e omosessuale: la tragica fine del generale Hector Mac Donald (video)

27 Mar 2018 14:48 - di Giancarlo Cremonini

Nella nostra epoca, in cui le vicende legate alla omosessualità, alle coppie di fatto, agli Lgbt e alla Stepchild Adoption tengono banco in modo spesso eccessivo e pretestuoso, forse vale la pena di raccontare la affascinante e triste storia, peraltro assai poco conosciuta, del Maggior Generale Hector Mac Donald, conosciuto come Fighting Mac, uno dei più grandi comandanti dell’epoca vittoriana, pluridecorato ed eroe di molte campagne, che si tolse la vita a Parigi in seguito ad accuse a lui rivolte di omosessualità. Questo in un periodo storico dove l’omosessualità era un reato penale che comportava dure condanne detentive, come ebbe modo di sperimentare sulla sua pelle il grande commediografo Oscar Wilde.
Hector Mac Donald nasce in Scozia nel 1853 a Black Isle. Di umili origini era figlio di un piccolo coltivatore. A quindici anni lascia la scuola e si arruola come “private”, cioè soldato semplice, nell’Esercito di Sua Maestà la Regina. Finirà la sua carriera con il grado di Maggior Generale, cosa assolutamente eccezionale e insolita in un esercito classista come quello britannico il cui la grandissima parte dei gradi apicali era riservata ai membri della nobiltà e delle classi più colte ed agiate. Va ricordato che da ragazzo Mac Donald parlava solo il gaelico e solo in seguito studiò la lingua inglese. Nel marzo del 1870 Mac Donald si unisce agli Inverness-shire Highland Rifle per poi transitare nel 92nd Gordon Highlander. Qui scala rapidamente i gradi grazie alle sue eccezionali e non comuni qualità di uomo e di militare e, durante la Seconda guerra afghana,il suo comportamento è così eroico ed esemplare da ottenere la massima decorazione militare britannica, la Victoria Cross oltre alla nomina ad Ufficiale del suo Reggimento. Un onore veramente raro che testimonia della sua statura e delle sue doti complessive. In seguito partecipa in qualità di ufficiale subalterno alla Prima guerra boera dal 1880 al 1881 e anche in questa occasione si distingue per il suo comportamento esemplare. Nel corso della campagna viene fatto prigioniero dal nemico che gli riconosce l’onore delle armi per il suo coraggio eccezionale.
Nel 1885 prende parte alla riorganizzazione dell’Esercito egiziano ed all’addestramento della truppe sudanesi che dovranno presto far fronte alla minaccia mahadista. Nel 1889 viene insignito del Distinguished Service Order per l’eroismo e lo sprezzo del pericolo mostrati durante la battaglia di Toski e, nel 1891, viene promosso al grado di Maggiore. Durante la rivolta mahadista, che ebbe il suo culmine con l’assedio e la presa di Karthoum e la morte di Gordon Pascia, Mac Donald è al comando di una Brigata egiziana e partecipa ai fatti d’arme di Abu Hamed e Atbara. In seguito combatté nella famosa e decisiva battaglia di Omdurman durante la quale la sua eccezionale perizia tattica trae d’impaccio di generale Horatio Herbert Kitchener, che era stato messo in difficoltà dai dervisci del Mahadi, contribuendo in tal modo all’esito positivo della scontro che sancì la fine della rivolta del Sudan.Dopo la battaglia di Omdurman viene promosso colonnello e torna in patria con il prestigioso incarico di Aiutante di Campo della Regina Vittoria ed ottiene il plauso e la gratitudine del Parlamento britannico e della città di Edinburgo.
Dopo un periodo di servizio in India ottiene la promozione a Generale di Brigata e assume in comando in Sud Africa della Highland Brigade. Prende parte alla battaglia di Paardeberg (1900) e viene ferito da un colpo di fucile. Prende poi parte di fatti d’arme di Bloemfontein e Pretoria ricevendo il Cavalierato di Comandante dell’Ordine del Bagno (Kcb). Torna poi in India prima con l’incarico di Comandante del Distretto Sud dell’esercito e poi come Comandante in capo delle truppe di stanza a Ceylon con il grado provvisorio di Maggior Generale cioè Generale di Divisione. Purtroppo la sua permanenza a Ceylon gli sarà fatale. Qui entra presto in contrasto con la borghesia locale e con il governatore Ridgeway. Iniziano a circolare voci sulla sua presunta omosessualità e su rapporti da lui intrattenuti con giovani sia inglesi che cingalesi. Il governatore, che certo non lo stimava, coglie al balzo l’occasione per liberarsi di lui e gli ordina di fare ritorno in patria al fine di evitar lo scoppio di uno scandalo, affermando in un rapporto che Mac Donald aveva intrattenuto rapporti con i figli di eminenti residenti inglesi dell’isola. Una volta a Londra Mac Donald incontra il Comandante in capo dell’Eesercito Lord Roberts che gli ordina di fare subito ritorno a Ceylon per essere sottoposto a una Corte marziale al fine di far luce sulla vicenda e salvare il suo buon nome. Ma durante il viaggio di ritorno a Ceylon il generale Mac Donald si toglie la vita in un Hhotel di Parigi sparandosi un colpo di pistola. Muore in questo modo triste e inglorioso uno dei più grandi eroi di tutti i tempi dell’esercito britannico. Un comandante intelligente, coraggioso ed esemplare che, certamente, avrebbe potuto fare la differenza nel 1914 sui campi di battaglia del Fronte Occidentale. Un uomo che non aveva mai indietreggiato di fronte al nemico ma che aveva dovuto arrendersi alle calunnie e alle accuse a conferma che, spesso, le parole uccidono più delle pallottole. Tutta la Scozia lo pianse. Il suo funerale fu tenuto al Dean Cemetery di Edimburgo e trentamila persone commosse parteciparono alle esequie. Nelle settimane successive altre migliaia giunsero per rendere omaggio al grande combattente ed il musicista scozzese James Scott Skinner nel 1903 compose in suo onore il pezzo Hector the Hero che è una delle più belle e struggenti musiche scozzesi di tutti i tempi e che ancora oggi viene sempre suonata durante il Military Tattoo di Edimburgo a perenne memoria e riconoscenza della nazione per uno dei suoi più grandi soldati. Un uomo di chiesa all’epoca molto argutamente disse: “Se fosse stato il figlio di un Duca, si sarebbe facilmente trovata una via di uscita per lui”. Probabilmente il fatto di essere un figlio del popolo, un semplice uomo delle Highland che aveva fatto meglio dei rampolli della nobiltà inglese fu la causa della sua fine.

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