Tim, dopo il trucco delle bollette a 28 giorni ora caccia anche 6500 lavoratori
Non basta il trucco delle bollette a 28 giorni per drenare soldi dalle tasche dei propri clienti. Ora Tim ricatta i sindacati che si oppongono al piano di uscite anticipate di 6500 lavoratori imposto dall’azienda di telecomunicazioni. E avverte che intende portare avanti il proprio piano a tutti i costi. E che è persino pronta a utilizzare la Cassa integrazione.
Gli ultimi sviluppi della vicenda sono emersi oggi al termine dell’incontro fra Tim e le rappresentanze sindacali che è apparso ancora interlocutorio: il “risultato” tra qualche settimana per consentire a tutte le parti di «verificare ulteriormente gli scenari».
Per l’azienda era presente Agostino Nuzzolo, general counsel e direttore della funzione Legal Affairs – ha ancora l’interim per le Risorse umane in attesa dell’insediamento di Riccardo Meloni – e Giuseppe De Paoli, responsabile Relazioni Industriali ed ex-Alitalia.
Nel corso dell’incontro non si è entrato nel merito dei numeri della riorganizzazione contenuta nel piano industriale triennale presentato e approvato dal Cda di Tim del 6 marzo scorso ma i sindacati hanno confermato le proprie perplessità sullo strumento della solidarietà espansiva con cui finanziare le 2000 assunzioni previste.
In conclusione azienda e sindacati si sono dati ancora del tempo. Da questi ultimi la richiesta a Tim è di non partire «unilateralmente» con la Cassa Integrazione anche perché se così fosse la risposta sindacale non si farebbe attendere.
la tim una volta azienda di stato e a partecipazione statale SIP, GALLINA DALLE UOVA D’ORO e con fatturati e guadagni su fatturati d alto remunerazione, è stata privatizzata nel 1997 (lo stato incasso 12 miliardi in euro) nei vari anni è stata saccheggiata dai vari management. (vendita di partecipazioni estere e immobili di pregio) Adesso si ritrova con un debito di 31 miliardi di lire (costo annuo di interessi sopra al miliardo e mezzo di interessi ) …..quanti stipendi si pagherebbero solo con il denaro degli interessi?
Ma che cavolate sto leggendo , un conto è una truffa…un conto è un’azione legittima…d’altronde c’è poco lavoro…concludendo 6.500 persone a casa e noi tutti a pagare la cassa integrazione!
Oramai anche chi scrive opinioni che ho sempre rispettato a volte mi fanno sorgere lo strano pensiero che si siano dimenticati di prendere le medicine o ancor peggio che debbano cambiare spacciatore.
E tutti in massa cambiamo gestore, sia quale sia, vediamo un la prepotenza della tim
Beh, un conto è una truffa, un altro conto è un’azione pienamente legittima. Peraltro la truffa è a danno dei clienti, di persone che portano soldi all’azienda. D’altronde c’è poco lavoro, un’azienda non può tenere dei dipendenti a vita.