Strage di via Fani, Gabrielli: «Gli ex Br in tv come star sono un oltraggio»

16 Mar 2018 11:26 - di Alessandra Danieli
Brigate Rosse

Vedere gli ex Br «riproposti in asettici studi televisivi come se stessero discettando della quintessenza della verità rivelata è un oltraggio per chi ha dato il sangue e la vita per questo Paese». Va giù duro il prefetto Franco Gabrielli a margine della cerimonia per l’anniversario della strage di via Fani, nella quale persero la vita cinque uomini della scorta di Aldo Moro e venne sequestrato il leader Dc.

Gabrielli: gli ex Br in tv sono un oltraggio

«In questi giorni in cui si sta rievocando, nel quarantennale, la memoria di quei giorni, di quei momenti, abbiamo subito l’oltraggio di vedere dei “sottopancia” nei quali si riporta “dirigente della colonna romana delle brigate rosse”», denuncia il capo della Polizia puntando l’indice contro la spettacolarizzazione delle Br e le comparsate degli ex brigatisti sul piccolo schermo come fossero star. «Io credo che le parole debbano avere un peso e un significato e oggi – ha detto Gabrielli – noi dobbiamo ricordare chi stava da una parte e chi stava dall’altra, chi stava dalla parte giusta e ha perduto la vita nel nome di quegli ideali e di quei valori che questi delinquenti immaginavano di poter e di dover sovvertire». Gli anni, insomma,  non cambiano la realtà storica e non possono far diluire la gravità della stagione drammatica delle Br e degli anni di Piombo. «Credo che mai come in queste vicende un linguaggio di verità e di chiarezza debba essere fatto», chiarisce Gabrielli, «questi signori, queste signore, erano delinquenti due volte perché non solo uccidevano, rapinavano, privavano agli affetti di mogli, di figli, di padri, di madri, ma cercavano, in una logica di morte, di sovvertire le istituzioni democratiche del Paese». Polizia e carabinieri «stavano dalla parte giusta, gli altri stavano dalla parte sbagliata e riproporli oggi in asettici studi televisivi è un oltraggio per chi ha dato il sangue e la vita per questo Paese».

Commenti

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  • ENRICO CAPUTO 16 Marzo 2018

    LA PENA DI MORTE PER I COLPEVOLI SAREBBE LA SENTENZA GIUSTA.

  • Angelo 16 Marzo 2018

    Giusto ricordare i giusti chi a sbagliato sia sempre e soltanto ptovessatko e mai ascoltato come redento o maestro

  • gio 16 Marzo 2018

    Un’altra pagina dell’infamia comunista. Ovviamente sono trattati come celebrità, vista l’occupazione rossa dell’informazione. E poi parlano di pericolo fascista…