Spagna, separatisti catalani bloccano le strade, la polizia li carica (video)
Violenti scontri in Catalogna dopo l’arresto di Carles Puigdemont in Germania. Il cosiddetto Comitato di difesa della Repubblica (Cdr), un gruppo indipendentista catalano, ha bloccato diverse strade e autostrade per protestare contro l’arresto dell’ex leader Carles Puigdemont, fermato dalla polizia tedesca domenica in una stazione di sosta vicino al confine con la Danimarca, mentre dalla Finlandia tornava in Belgio, dove vive in latitanza. Il traffico è stato fermato anche sulla Diagonal, una delle strade principali di Barcellona. Le persone hanno striscioni che chiedono “libertà” per “prigionieri politici”. Il Cdr ha anche indetto uno “sciopero generale” nella Placa de Joan Peiro, nel quartiere di Sants, nella zona sud di Barcellona. Oltre a Puigdemont, diverse figure secessioniste catalane sono in detenzione preventiva in Spagna, tra cui il vicepresidente (rimosso) della Generalitat ,Oriol Junqueras e il nuovo candidato per la
presidenza catalana, Jordi Turull. Intanto si apprende che non arriverà prima di Pasqua una decisione nella vicenda processuale che riguarda Puigdemont e la sua eventuale estradizione in Spagna. A chiarirlo è stato il viceprocuratore generale dello Schleswig-Holstein, Raph Doepper. E intanto i media tedeschi fanno notare come una frase della pronuncia del giudice che ha convalidato il fermo dell’ex presidente della Generalitat possa farlo ben sperare. “Senza dubbio – ha affermato il giudice – il contenuto del mandato di cattura europeo offre spunti a favore del fatto che l’estradizione della persona perseguita, a un esame completo delle questioni legali rilevanti potrebbe essere giudicata non ammissibile”. Una frase, commenta Der Spiegel, che potrebbe indicare l’orientamento del giudice chiamato a prendere questa prima decisione. Puigdemont attenderà dunque in carcere che la giustizia tedesca decida: il tribunale di prima istanza di Neumuenster, era competente a seguire la prima parte dell’iter giuridico. Il compito del giudice in un primo momento – spiega Der Spiegel – era quello di verificare se la richiesta di estradizione in Spagna fosse palesemente non conforme al diritto. Cosa che non era, e inoltre sussisteva il pericolo di fuga. Un primo test molto facile da superare per il mandato di cattura europeo emesso dal giudice spagnolo Pablo Llarena, si legge ancora sul settimanale tedesco.