Skripal, fuori pericolo la figlia Yulia. Mosca a Londra: dateci le prove raccolte
E’ fuori pericolo Yulia Skripal, figlia dell’ex-spia russa Sergei Skripal, dopo l’attacco con agente nervino subìto con il padre, lo scorso 4 marzo, a Salisbury. E’ l’ospedale dove la ragazza si trova ricoverata a spiegare che le condizioni della paziente «sono in rapido miglioramento» e «ora sono stabili». Resta, invece, «in condizioni critiche ma stabili suo padre Sergei» che avrebbe messo le mani sulla maniglia della porta del suo appartamento dove è stata trovata, dagli investigatori britannici, la maggior quantità di agente nervino.
Il Guardian riporta le parole della dottoressa Christine Blanshard, direttore sanitario dell’ospedale del distretto di Salisbury. «Sono felice di poter riportare un miglioramento delle condizioni di Yulia Skripal. Ha risposto bene al trattamento ma continua a ricevere terapie per 24 ore al giorno. Voglio cogliere quest’opportunità – ha detto la Blanshard – per ringraziare ancora una volta lo staff dell’ospedale che ha offerto cure di altissima qualità a questi pazienti nelle ultime settimana. Sono molto orgogliosa dello staff in prima linea e di chi lo sostiene».
Intanto il Comitato investigativo russo, che sta indagando sul tentato omicidio di Yulia Skripal e del padre nella città di Salisbury nel Regno Unito, ha annunciato di aver chiesto aiuto alle autorità britanniche. Gli investigatori russi chiedono «ai loro colleghi britannici di compiere una serie di passaggi procedurali per stabilire le circostanze di questo crimine e fornire copie degli elementi dell’inchiesta», ha spiegato la portavoce Svetlana Petrenko.
Il Comitato investigativo, che dipende dall’autorità del Cremlino, chiede anche a Londra di fornire «i risultati dell’ispezione del luogo in cui Yulia Skripal è stata scoperta incosciente e i risultati della sua visita medica».
Il 16 marzo scorso Mosca aveva annunciato di aver aperto un‘inchiesta sull’agguato alla figlia dell’ex-spia russa Serghei, agguato avvenuto il 4 marzo, e anche sulla morte di un uomo d’affari russo, Nikolaj Glushkov, il cui cadavere è stato ritrovato a Londra il 12 marzo.
Yulia è stata avvelenata insieme al padre, l’ex spia Sergei Skripal, con un agente nervino. Trovati incoscienti su una panchina di fronte a un centro commerciale a Salisbury, nel sud dell’Inghilterra, si trovano tuttora entrambi in ospedale.
Proprio ieri la polizia britannica aveva rivelato di aver scoperto che il contatto fatale con il potentissimo veleno è avvenuto toccando la maniglia della porta di casa, sui cui sono state rinvenute quantità considerevoli della sostanza chimica.