Romeno stuprò un’australiana a Roma, finalmente una condanna esemplare
Condanna a 12 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale, rapina aggravata e lesioni a Eduard Oprea, il romeno di 41 anni accusato di aver stuprato, picchiato e rapinato la turista australiana di 49 anni nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2016 a Colle Oppio a Roma. L’uomo aveva conosciuto la donna in una discoteca in centro e poi si erano allontanati insieme verso il Colosseo. Il pm Claudia Alberti aveva chiesto una condanna a 10 anni e 6 mesi. Il Tribunale di Roma ha deciso che l’uomo dovrà risarcire la donna con 50mila euro e che a pena espiata Oprea dovrà essere espulso dall’Italia.
Australiana stuprata dal romeno: il processo
Oprea venne fermato dalla polizia tre giorni dopo alla stazione Roma-Giustiniana e addosso gli vennero trovati un migliaio di dollari australiani e parte dei gioielli della donna. Inoltre, su uno dei telefonini che gli vennero sequestrati gli inquirenti scoprirono che l’uomo aveva fatto una ricerca su internet per conoscere il valore di cambio dei dollari australiani. Tracce del Dna del romeno emersero poi dal tampone vaginale effettuato alla vittima e sulle mutandine di lei, anche se non si trovò la presenza di liquido seminale. Oprea ha sempre provato a difendersi dicendo di aver conosciuto la turista australiana in una discoteca e di aver tentato un approccio con lei all’interno del locale. «Qui abbiamo una donna che è stata stuprata mentre era priva di coscienza dopo aver ricevuto un pugno in faccia, e un uomo che senza alcuna pietà, dopo aver abusato di lei, le ha rubato tutto, lasciandola nuda in strada», ha detto il pm Claudia Alberti nella sua requisitoria. «Violenza sessuale non c’è stata. Il test del Dna ha dato ragione alla difesa: non c’è stata violenza sessuale, e non si è trovato il liquido seminale. Daremo battaglia in appello», ha detto dal canto suo il legale di Oprea, l’avvocato Andrea Palmiero.