Roma, un Tir turco “buca” la sicurezza e arriva vicino a Montecitorio
Un Tir turco “buca” la zona di sicurezza del centro di Roma e arriva fin nei pressi di piazza del Parlamento prima che qualcuno delle forze dell’ordine lo fermi. Un errore, spiega l’agenzia Agi, che riporta la notizia, che però diventa particolarmente rilevante in un momento in cui si parla di guardia molto alta per prevenire atti di terrorismo. È Venerdì santo e le forze di sicurezza sono allertate per controlli “senza sosta” nelle strade di Roma. Il centro storico in particolare è considerato off limits, con tanto di sbarramenti con gipponi e mezzi militari dislocati in più punti lungo l’arteria stradale che dai Fori Imperiali porta fino a piazza del Popolo.
Un Tir con targa di Istanbul è riuscito ad arrivare dal Lungotevere fino a un pezzo di via del Corso, in prossimità di piazza San Lorenzo in Lucina, dopo aver superato largo Goldoni, dove ormai abitualmente stazionano mezzi delle forze di polizia. Racconta all’Agi un testimone – che ha anche fotografato la scena – che il Tir avanzava lentamente, a passo d’uomo, senza trovare ostacoli alla sua marcia che l’ha portato quasi a ridosso di Piazza del Parlamento. A fermarlo lì è stata una pattuglia di Carabinieri arrivata a sirene spiegate. I militari hanno verificato camion e autista, chiesto spiegazioni al conducente, un uomo di mezza età. Il quale per fortuna aveva solo sbagliato strada e s’era ritrovato nel cuore della Capitale.
La replica della Polizia: “Assoluta reattività del dispositivo di sicurezza”. In merito alle notizie diffuse circa un presunto ‘buco’ nel sistema di sicurezza della “green zone”, si precisa che si è trattato di una normale operazione di Polizia, nel corso della quale un mezzo pesante non autorizzato è stato fermato dalle pattuglie in servizio e, accertata la buona fede dell’autista, è stato riaccompagnato sull’itinerario corretto. La circostanza dimostra la assoluta reattività del dispositivo di sicurezza della “green zone”, che non prevede chiusure predefinite ai varchi ma, come più volte chiarito, controlli rigorosi e capillari.
Io sono dell’opinione che se questi assassini vogliono
colpire ci riusciranno comunque, non bastano controlli
per fermarli. E’ troppo difficile controllare ogni piccolo
angolo del nostro Paese.
Largo Goldoni davanti ai presidii delle ffaa avrebbe dovuto essere l’ultimo centimetro. A San Lorenzo poi se invece di un disperso in TIR fosse stato un tir-bomb ora saremmo a piangere e farci prendere per il c… dal mondo. Le forze dell’ordine sono stanche, turni pesanti, demotivazione ed i resto, mancando una vera e propria stimolazione all’allerta continua il rischio è grande !!
Ma !!! sarà come dice la polizia.Ma se questo faceva esplodere il camion che cosa raccontavano.?
Assoluta reattività del dispositivo di sicurezza……intanto ci siamo andati molto vicini……ma tranquilli, le forze dell’ordine arrivano a sirene spiegate