Ritirato farmaco anti-sclerosi: otto casi di gravi infiammazioni al cervello
L’Agenzia europea dei medicinali Ema avvia una revisione urgente sul farmaco contro la sclerosi multipla Zinbryta (daclizumab) in seguito a sette casi di gravi disturbi infiammatori del cervello in Germania, tra cui uno di encefalite e uno di meningoencefalite, e a un caso in Spagna. Parallelamente all’avvio della revisione, la società che commercializza Zinbryta (Biogen Idec) ha informato l’Ema della sua intenzione di ritirare volontariamente il prodotto dal mercato. Zinbryta è autorizzato per il trattamento delle forme recidivanti di sclerosi multipla. Dopo una revisione del 2017 sugli effetti del medicinale sul fegato, il suo uso è stato limitato ai pazienti che hanno provato almeno altri due trattamenti modificanti la malattia e non possono essere trattati con altre terapie. A oggi sono circa 8.000 i pazienti in cura con Zinbryta in tutto il mondo. La maggior parte dei pazienti europei si trova in Germania.
I medici europei, avverte l’Ema, saranno contattati nei prossimi giorni con ulteriori informazioni. Fino ad allora si consiglia loro di non iniziare nuovi trattamenti con Zinbryta e di esaminare i pazienti attualmente in cura col medicinale, per iniziare una terapia alternativa il più presto possibile. I pazienti non devono interrompere il trattamento senza discutere con il proprio medico, precisa l’Agenzia. Biogen ha anche informato l’Ema della decisione di voler interrompere gli studi clinici in corso su Zinbryta nell’Ue. I pazienti coinvolti in questi trial possono contattare il loro referente medico per qualsiasi domanda, conclude l’ente regolatorio.