Previti contro Wikipedia: la Corte d’Appello dà ragione all’enciclopedia online
Wikipedia assistita dagli avvocati Marco Berliri, Massimiliano Masnada e Marta Staccioli, ha vinto in appello contro Cesare Previti che aveva impugnato la sentenza del tribunale di Roma del 2013 che aveva sancito che l’enciclopedia online, in quanto fornitore di servizi di hosting e non di contenuti, non potesse essere ritenuta responsabile dei contenuti scritti dagli utenti.
Respinto il ricorso di Previti contro Wikipedia
In sede di appello, Previti chiedeva di riformare la decisione considerando Wikipedia corresponsabile per affermazioni inesatte e ritenute diffamanti contenute nella voce italiana dell’enciclopedia online a lui dedicata. I giudici d’appello, con la sentenza del 19 febbraio scorso, hanno riaffermato l’irresponsabilità del sito per le voci pubblicate dagli utenti sull’enciclopedia, sulla mancanza di responsabilità per i contenuti di terzi e sul dovere di rimozione derivante esclusivamente da un ordine dell’autorità competente ovvero dalla certezza del contenuto illecito.
Per i giudici “l’enciclopedia ha citato le fonti”
Secondo la Corte, nessun obbligo preventivo di controllo poteva essere imputato a Wikipedia dal momento che l’illecito non risultava da nessun provvedimento della competente autorità. In questo senso non si ravvisa nessun obbligo di cancellare contenuti informativi «di per sè non insultanti ed addirittura corredati dalle indicazioni delle relative fonti comprensive di sentenze passate in giudicato», scrivono i giudici della prima sezione civile della corte d’appello di Roma nella sentenza.