Papa Francesco ricorda un compagno di scuola vittima dei bulli

21 Mar 2018 14:22 - di Redazione

Papa Francesco, ancora oggi a distanza di tantissimi anni, sente al telefono un ex compagno di scuola vittima di bullismo. Lo ha confessato lo stesso Bergoglio nel volume-conversazione con Thomas Leoncini Dio è giovane (Piemme edizioni) che sarà presentato domani, alle 16, a Roma, all’Auditorium Minor dell’Istituto patristico Augustinianum, con il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino. Il Pontefice spiegando che a lui non è mai capitato di essere vittima dei bulli, ha però raccontato di conoscere bene le conseguenze di chi lo subisce.

Il racconto di Papa Francesco

«Ho visto su alcuni compagni di scuola molto vicini a me che cosa significa subirlo», ha raccontato nella conversazione con il giornalista scrittore impegnato nello studio di modelli psicologici e sociali. «Ancora oggi – ha rivelato il Papa – sento al telefono un mio compagno di scuola delle medie che era tra quelli che venivano costantemente presi di mira dai compagni e denigrati. Ha superato questi problemi, però aveva sofferto molto per questo. Bisogna guardare agli altri sempre con empatia e speranza. E basta anche solo un uomo buono perché ci sia speranza». Nel volume-intervista, il Papa spiega anche quale sia la frase off limits per un buon educatore: «In riferimento all’educazione probabilmente questa è la peggiore, che la pronunci un insegnante delle scuole elementari, delle medie, delle superiori, dell’università o qualsiasi genitore: “Ragazzino, che cosa ne vuoi sapere? Studia e poi ne riparleremo”.

Commenti

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  • Pino1° 22 Marzo 2018

    I padri si comportano da padri, amorevoli con i loro figli a meno che non si tratti di padrigni interessati solo…. alla ‘madre’ ed i suoi cespiti. Quanti ‘figli sparsi nel modo oggetto di visite aviotrasportate dal nostro aereo di stato ‘subito dimenticati se vengono trucidati dai mussulmani, violentati dai ‘cardini’ della chiesa cattolica ! Quante porcate fa questo bianco-bullo, al patrimonio della città eterna con la demolizione di una lunga serie di meravigliose villette storiche d’epoca al coppette, che non dovrebbero essere toccate perché patrimonio storico della città gestita da quel cesso di raggiato sindaco che non interviene! Vanno vincolate e rese intoccabili, sono il patrimonio di ROMA-ITALIA non del Vaticano che occupa Roma a mano armata. QUANTE TASSE HAI RUBATO A ROMA? Quella tonaca bianca fattela fare d’amianto che ti servirà quando vai giù all’inferno!-