M5S, eletti anche massoni e furbetti espulsi: dentro Caiata e Dessì
Il bluff. Come ampiamente segnalato, gli espulsi da Di Maio, i furbetti del partito cacciati con tanta enfasi, sono stati puntualmente eletti. Fanno parte del Parlamento, grazie al partito dell’onestà. Oltre all’ex massone Catello Vitiello, il primo degli espulsi M5S ad aggiudicarsi un posto in parlamento, dovrebbero assicurarsi un seggio gli ormai ex grillini Antonio Tasso, il candidato finito fuori dal Movimento per un vecchio caso di cd taroccati, ed Emanuele Dessì, uno dei candidati più controversi finito sotto accusa, tra le altre cose, per la casa popolare pagata a un canone mensile di 7 euro. E’ ormai dentro, anche se lo spoglio è ancora in corso ma volge al termine, Salvatore Caiata, il presidente del Potenza calcio espulso perché indagato con l’accusa di riciclaggio. Dentro tutti i parlamentari coinvolti, compresi Andrea Cecconi, che ha addirittura mandato fuori strada il ministro Marco Minniti nel collegio di Pesaro, e Carlo Martelli, i primi ‘pizzicati’ dalle Iene. Dentro anche il senatore Maurizio Buccarella, tra i volti più noti tra quelli coinvolti. Gli unici a restare fuori rimangono, a spoglio ormai avanzato, i soli che non si erano ricandidati per un nuovo mandato: dunque Ivan Della Valle e Mimmo Pisano.