Da Lupi a Quagliariello gli 8 eletti di Nci meditano il ritorno in Forza Italia
Dopo il deludente risultato del 4 marzo solo in otto della cosiddetta quarta gamba del centrodestra sono riusciti a spuntarla nel maggioritario. Si tratta di 4 deputati (gli ex ministri alfaniani di Ap, Maurizio Lupi ed Enrico Costa; Alessandro Colucci, figlio del senatore forzista Francesco; Renzo Tondo) e di 4 senatori (Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’ e tre big dell’Udc, Antonio De Poli, Paola Binetti e Antonio Saccone). Tutti sono stati eletti nell’uninominale, visto che Nci-Udc non è riuscita a sfondare il 3% e non ha incassato nessuno collegio proporzionale. Sopravvissuti per lo più allo tsunami grillino, ora i neoparlamentari centristi (che facevano parte del pacchetto dei 34 collegi uninominali assegnati a Nci-Udc) dovranno scegliere con chi iniziare la 18esima legislatura: meglio restare parcheggiati nel gruppo Misto in attesa dell’evolversi di una situazione politica molto ingarbugliata o schierarsi con uno degli alleati della coalizione con cui si sono candidati? Secondo gli ultimi boatos raccolti in Transatlantico, a Montecitorio, la maggior parte di loro dovrebbe approdare in Forza Italia. In questo caso, per alcuni, come Quagliariello, Costa e Lupi, sarebbe un ‘ritorno’ in azzurro. Quagliariello è stato eletto nel maggioritario al Senato in Abruzzo, collegio l’Aquila-Teramo, con oltre 115mila voti, dove ha avuto la meglio sulla candidata grillina Emanuela Papola.
Io sono contento per Enzo Tondo, un grande Presidente del Friuli Venezia Giulia.
Nella speriamo seria riforma elettorale lo sbarramento deve essere almeno al 5 % con premio alle coalizioni e proporzionale pura
LUPI ECC ,QUESTI CAMBI DI CASACCA CONTINUI NON FANNO ALTRO DI FAR CAPIRE AI CITTADINI CHE ALCUNI POLITICI FANNO VERAMENTE SCHIFO CIN CITARE ALCU QUAGLIARELLO,LUPI ECC
Parassiti, fuori dai c*******. Andate a lavorare.
in ITALIA se non si prende SUL SERIO LA POLITICA è colpa dei POLITICI TUTTI COMPRESA CORTE COSTITUZIONALE, infatti se non mettono mano a:
1) VINCOLO DI MANDATO ( nel senso che, se qualcosa non ti piace più TE NE VAI A CASA salvo poi ripresentarti la prossima legislatura)
2) SBARRAMENTO SERIO TIPO 20% ( che darebbe origine al massimo a 5 partiti, che poi nella realtà si fermerebbero al massimo a 3 la qual cosa renderebbe semplice fare un governo che GOVERNI)
3) ELIMINAZIONE DEL GRUPPO MISTO E DI TUTTI QUEI “RANDAGI” CHE senza voti SONO IN ballo tanto per mantenere vivo il MERCATO DELLE VACCHE CHE DEVE FINIRE.
4) CHI HA TRADITO COME I SUDDETTI NON DEVE MAI RITORNARE IN POLITICA. CHI TRADISCE, TRADISCE NON SOLO IL PARTITO MA TUTTO IL PAESE.
Forza Italia è destinata all’estinzione, assieme al suo capo. E’ stata la presenza di B nella coalizione che ha trattenuto molti dal votare Meloni e Salvini. B non è stato un aiuto ma un deterrente, una presenza scomoda. Io stesso ho dato un voto a Salvini ed uno alla Meloni, pur condividendo le idee di entrambi, col timore che esse venissero poi “annacquate” dal “moderatore”, un uomo che è sempre stato ricattabile e quindi duttile nelle mani dei burattinai di Bruxelles. ç’unica volta che, anziché pensare a se stesso e alle sue aziende, tentò di fare, assieme a Tremonti (il miglior ministro del Tesoro che abbiamo mai avuto, e infatti azzurro ma filoleghista) gli interessi dell’Italia, lo fecero cadere. Alla larga da un personaggio così ricattabile.
ottima notizia
In questa legislatura moglio turarsi il naso che rivendicare coerenze ( gli inciuci o voti di scambio sono stati all’ordine del giorno ” vedi 5 stelle nel sud “). Quindi ben venuti e tiriamo avanti per il bene dell’Italia e degli Italiani, altrimenti si ritorna a votare e così da poveri saremo ancora più poveri in quanto gli italiani ( molti al sud ) non sanno votare.