L’autista salta due fermate per paura degli immigrati. Ora rischia il posto
Travolto da una bufera mediatica per avere saltato due fermate. Accade ad Avio, in Trentino, ad un autista di bus e consigliere comunale eletto con una lista civica. Non si è fermato per due volte una fermata dove c’erano profughi. Adesso il suo gesto, che arriva dopo mesi e mesi di aggressioni ai conducenti di autobus e ai capotreni non appena si azzardano a chiedere biglietti e documenti, rischia costargli il posto di lavoro, come leggiamo sul Corriere della Sera.
Ora la morsa si stringe in fretta intorno al conducente, che rischia il licenziamento, un provvedimento disciplinare e forse anche un processo. Gli immigrati hanno infatti protestato e raccontato tutto agli operatori del centro di accoglienza. L’ipotesi avanzata dalla procura potrebbe essere quella di interruzione di pubblico servizio. Ma le cose stanno diversamente. Il conducente respinge le accuse. E il sindacato Uil Trasporti fa sapere che Salvetti – questo il nome del conducente – ha agito in buona fede in quanto gli immigrati presenti alla fermata “non hanno fatto cenni per chiedere lo stop del bus”. Da mesi il mestiere del conducente di mezzi pubblici è diventato uno dei più pericolosi, come raccontano le cronache. Negli ultimi tempi è diventata rischiosa la professione dell’autista di bus che troppo spesso, come accaduto nei mesi scorsi, si ritrova in condizione di pericolo e di aggressioni e insicurezza sia per lui sia per i fruitori del servizio stesso. Tanti i messaggi di solidarietà arrivati sul profilo Fb dell’autista, che fa questo lavoro da tanti anni. I colleghi auspicano che con altrettanta celerità si attuino servizi di sorveglianza e protezione sugli stessi mezzi, per consentire di svolgere il lavoro in sicurezza, senza rischiare di andare all’ospedale.
La colpa non e’dell’autista, ma delle fobie che si sono scatenate a causa di un governo di sinistra
indegno e traditore del Paese.- Mi piace essere chiaro.
Se le persone vicine alla fermata non hanno fatto cenni all’autista è logico che poveretto non si sia fermato ,questo succede dappertutto se la fermata appunto è a richiesta . Tutto regolare quindi ,però non capisco perché sosteniate che l’autista non si sia fermato per timore perché se il fatto è andato come è andato non c’è nulla di strano e non c’è bisogno di ricamarci sopra e farla tanto lunga.
L’hanno fatto cenno,eccome! Non è un episodio solo e ci sono le riprese dell’interno che lo provano: le m***** di destra vedo che fanno quadrato anche contro il più infame del mondo, purché sia immigrato. Parlate del militare che a Pisa RUBAVA I SOLDI A UNA BAMBINA ROM.
visto che ti firmi V, c’eri tu? e le telecamere come facevi a sapere se erano attive o meno
sei come tutti coloro che sostieni……mm
Stessa cosa capito’ ad un caro amico che autista di scuolabus si rifiuto’ di ANDARE A PRELEVARE
gli zingarini per portarli a scuola nello stesso pulmino assieme ad altri bambini/bambine non residenti
nel campo nomadi . Ebbene succedeva che 3-4 nomadi armati di coltellini riuscivano a sottomettere
e ad impossessasi del veicolo ammucchiando tutti gli altri 15 bambini verso l’autista .
Nulla da fare per l’autista che si doveva fermare , intervenire ma senza risultato .
Alle sue rimostranze in comune e’ seguito un prepensionamento agevolato non si sa’ da quali norme .
Si sopperi’ pagando un genitore nomade con 2400000/mese che col camper scassatissimo avrebbe
dovuto portarli a scuola ma cio’ non succedeva : li portava in giro e i soldi se li beveva .
Sono passati 30 anni nulla e’ cambiato e a MODENA stanno costruendo case per quegli zingarini
che da adulti sono LADRI E DELINQUENTI ed il mio amico sogghigna amareggiato .
Povera ITALIA la storia si ripete e purtroppo “sembra” senza via di uscita . . . A MENO CHE . . .