L’Arabia cancella i Fratelli musulmani dalle scuole: “Sono come l’Isis”
Sarà cancellato qualsiasi tipo di riferimento ai Fratelli Musulmani dai programmi scolastici in adozione in Arabia Saudita. Ad annunciare il nuovo giro di vite nel regno nei confronti dell’organizzazione fondata da Hassan al-Banna è stato il ministro dell’Istruzione, Ahmed al-Isa, il quale ha anche minacciato di licenziare i dipendenti che mostreranno simpatie verso il gruppo inserito nella lista nera dei terroristi. Il ministero dell’Istruzione saudita sta lavorando per “combattere le ideologie estremiste rivedendo i programmi scolastici e i libri per assicurare che non riflettano l’agenda della vietata Fratellanza Musulmana”, ha dichiarato al-Isa in una nota. Il ministro ha quindi precisato che tali libri saranno “vietati nelle scuole e nelle università”. Inoltre sarà rimosso chi, dall’analisi dei suoi post sui social, è sospettato di simpatizzare con il “gruppo o con la sua ideologia”. La stretta annunciata dal ministro dell’Istruzione si inquadra nel progetto di modernizzazione del regno promosso dal principe ereditario, Mohammed bin Salman, che intende promuovere una forma di Islam più moderata a svantaggio del wahhabismo, dottrina radicale tuttora dominante nel Paese. In una recente intervista rilasciata alla Cbs, l’erede al trono ha dichiarato che le scuole saudite sono state “invase” da elementi della Fratellanza Musulmana, organizzazione considerata da Riad alla stregua di al-Qaeda e del sedicente Stato islamico. Dalla fondazione del regno saudita, la famiglia reale ha stretto una stretta alleanza con i religiosi della scuola di pensiero più ortodossa e tradizionalista dell’Islam, i quali hanno sposato una filosofia politica che richiede obbedienza al sovrano. Al contrario, la Fratellanza propone una dottrina politica attiva che spinge all’azione rivoluzionaria.