L’appello della Coldiretti: «Basta con le sanzioni alla Russia»
“Dopo quasi 4 anni i cambiamenti del quadro internazionale impongono un tempestivo ripensamento delle sanzioni economiche decise nei confronti della Russia dall’Ue che non può sopportare il moltiplicarsi dei fronti di scontro commerciale”. A sostenerlo in una nota è la Coldiretti nel sottolineare che scadono a giugno le misure varate dall’Ue nei confronti del Paese di Vladimir Putin sotto la spinta degli Stati Uniti che hanno appena imposto dazi a prodotti europei.
Le sanzioni europee hanno scatenato la rappresaglia della Russia che ha deciso, sottolinea la Coldiretti, “l’embargo totale per una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia con decreto n. 778 del 7 agosto 2014, più volte rinnovato”.
Il risultato, precisa la Coldiretti, “è stato che per questi prodotti agroalimentari le spedizioni italiane in Russia sono state completamente azzerate e che complessivamente le esportazioni Made in Italy sono state di poco inferiori a 8 miliardi nel 2017, circa 3 miliardi in meno del 2013, l’anno precedente all’introduzione delle sanzioni”.
Capisco il problema del Presidente Trump, ma è un suo problema, per cui se gli amici diventano nemici, tanto vale allearsi con chi non è mai stato nostro nemico. Ci siamo inseriti in una guerra economica perché ci è stata richiesta più che voluta. Per cui guardiamo ai nostri interessi nazionali.!
Se le sanzioni avessero danneggiato seriamente gli stati del nord europa, non ci sarebbero state, ma danneggiano molto l’Italia e pertanto non interessa a nessuno. Quando si esce da questa Europa in attesa, dopo,di un’Europa costruita con più rispetto per tutti?
E il debito che avete con la America lo pagate????scusa la mia memoria e lenta…avete 800.000 migranti Africani da sopportare….si sì sì via America da Europa….
Via questi americani dall’Europa. L’Europa agli Europei, facciamo entrare subito la Russia nell’Unione lasciandogli la sovranità e il Rublo solo sulla parte asiatica. Ci sapremo difendere con maggiore determinazione.