Il popolo del Pd non ci sta: «Mai con i 5 Stelle, sono i peggiori»
“Mai con i 5 stelle“. Non solo i vertici. Anche la base del Partito Democratico chiude a una possibile alleanza con il M5S. Anzi la stramaledice. Il malcontento dei militanti corre sui social all’indomani del lancio da parte del segretario dimissionario Renzi dell’hashtag #SenzaDiMe. Sono ormai centinaia i tweet che urlano “no all’inciucio” con chi, più di altri, è visto come “altro”, qualcosa di “lontanissimo da noi”, niente di più distante “dal popolo democratico che non ha niente in comune con la violenza grillina”. Un fiume di dissenso, insomma, per uno scenario che potrebbe diventare realtà se, nel partito, dopo l’uscita di scena definitiva di Renzi la nuova maggioranza interna dovesse esprimersi a favore di un qualche appoggio istituzionale a Di Maio. Un’ipotesi impensabile e inaccettabile che urta con il buon senso e che potrebbe rivelarsi l’ennesima batosta per i militanti democratici, che hanno deciso di ribellarsi prima che i giochi siano fatti, ricordando ai vertici del Pd che anni di insulti, accuse, chiusure e ‘vaffa’ non possono essere né dimenticati né digeriti. Nemmeno in nome della ragione di Stato.
«Non morirò grillina, mai»
“Se gli italiani ci hanno voluto all’opposizione, saremo opposizione. Ma il movimento, no, non è la mia storia”, sbotta Marco, che in un altro tweet spiega commosso come “dopo 25 anni di militanza sinistra mai mi sarei aspettato di dover chiedere al partito di fermarsi”. La diversità è invece la ragione di Angela, che ammonisce di “rimanere distinti nei toni, nella politica e soprattutto nelle idee MAI coi #CinqueStelle”. Anche perché, spiega Antonio senza girarci intorno, “sarebbe la fine del Partito“. A fargli eco, il tweet di un omonimo, che invita i compagni a riempire “le sezioni, le assemblee, i comitati e le sedi di partito per far sentire forte la nostra voce”. “La linea politica – dice – la decidiamo noi elettori”. “Nasco democratica, non morirò grillina. Mai“, afferma decisa Marta, seguita da Rosy, che in caso di un accordo con i Cinquestelle promette: “Strappo la tessera elettorale“. Anche lei come Calenda. Inconcepibile per tutti, soprattutto, dare una mano al partito che più ha offeso gli avversari, “senza rispetto, senza educazione”, che “adesso fa finta di niente elemosinando appoggi”: loro non dimenticano quado i militanti grillini “davano delle troie alle donne Pd”. E non solo i militanti, ricorda Franco, rispolverando una delle uscite più pesanti del Grillo ‘prima maniera’: “Chissà come la penserebbe – scrive – la povera Nobel senatrice Montalcini definita dai grillini vecchia puttana“. Già, chissà.