Il carabiniere della strage era stato visitato dagli psicologi: “Idoneo”
Luigi Capasso era idoneo a svolgere la sua professione e a possedere un’arma di ordinanza. Almeno secondo gli psicologi che lo avevano ascoltato. L’appuntato scelto, che ha sparato alla moglie, ucciso le sue due figlie per poi suicidarsi, era stato visitato una prima volta presso la scuola sottufficiali dei carabinieri di Velletri quando era stato trasferito in Caserma: lì era stato ospitato dopo aver lasciato la casa in cui viveva con la sua famiglia. E una seconda volta, presso la Asl. Ma nessuno degli psicologi tuttavia aveva ritenuto che il carabiniere non fosse in grado di svolgere il suo lavoro e di avere sempre a portata di mano un’arma.
L’Arma su Luigi Capasso:
verificheremo tutto
Il comando generale dell’Arma dei Carabinieri intende a questo punto verificare «se le autorità gerarchiche e sanitarie competenti a valutare il comportamento e la condizione psicofisica dell’appuntato Luigi Capasso avessero elementi sufficienti per prevedere quanto purtroppo è accaduto, nonché se sia stato fatto tutto ciò che la legge consentiva a tutela della consorte e, per estensione, dell’intero nucleo familiare». Oltre a fornire all’Autorità giudiziaria «la massima collaborazione investigativa e ogni informazione in suo possesso», l’Arma ha disposto «per gli aspetti di propria competenza l’esecuzione di una rapida inchiesta, tesa ad accertare i fatti con puntualità e trasparenza». Questa procedura, «ulteriore rispetto al procedimento già avviato dall’Autorità giudiziaria», porterà «a una completa conoscenza della vicenda e all’adozione dei provvedimenti che si renderanno necessari».