“C’è una bomba, Allah è grande…”. Panico a Roma, ma erano falsi allarmi
La telefonata è arrivata a ora di pranzo, nella sede del Messaggero, a Roma, in via del Tritone: “Bomba alla Rinascente, alle 15, Allahu Akbar, bomba alla Rinascente”. Tradotto, il grido di battaglia che in genere caratterizza le azioni dell’Isis, “Allah è grande”. L’allarme è scattato immediato, in una città che si prepara a festeggiare la Santa Pasqua tra misure di sicurezza rafforzate, anche in considerazione del recente attentato di un integralista islamico in Francia. Immediatamente la direzione del giornale ha avvisato la polizia, che si è precipitata nel magazzino della Rinascente, a poche decine di metri dal quotidiano. I controlli delle forze dell’ordine hanno dato esito negativo. Le verifiche sono ovviamente scattate nell’altra Rinascente, a piazza Fiume. Intanto i clienti, numerosissimi anche con la coincidenza con le festività pasquali, sono stati costretti a lasciare precipitosamente i locali dopo l’ordine di evacuazione, che ha riguardato anche le strade limitrofe, dove per un paio d’ore il traffico è stato deviato per consentire le verifiche. Nell’intera città i controlli, in giornata, sono stati intensificati.