Apertura al M5S, è rissa in Confindustria: Montezemolo attacca Boccia
Apertura di Boccia a Di Maio è subito rissa in Confindustria. Parte all’attacco Luca Cordero di Montezemolo, pur non citando direttamente alcun imprenditore italiano ma parlando di una salita sul carro del vincitore. “Rimango molto sorpreso nel vedere come esponenti importanti della cosiddetta classe dirigente salgano sul carro del vincitore prima ancora che questo abbia cominciato a muoversi”. Poche parole, quelle pronunciate all’aeroporto di Fiumicino dall’ex presidente di Ferrari e Confindustria. Parole che però non hanno bisogno di un interprete. Perché sono solo di ieri le dichiarazioni di Boccia, presidente di Confindustria: “I 5 Stelle non fanno paura, valutiamo i provvedimenti, stiamo parlando di partiti democratici”. E poi quelle di Marchionne: “Salvini e Di Maio non li conosco, non mi spaventano. Paura dei 5Stelle? Ne abbiamo viste di peggio”, ha detto l’amministratore delegato di Fca.
Diminuire le tasse, corretto, solo cosi’ potranno ripartire le due voci importanti: consumi interni e imprese, e solo cosi’ si potra’ mettere fieno in cascina e far ripartire il LAVORO, leggi assunzioni. Reddito di cittadinanza,alias assistenzialismo, solo cosi’ NON si mettera’ fieno in cascina.
Montezemolo ha fatto grandi cose in Ferrari, ma il suo forsennato attacco a Berlusconi ha portato a questo: la crescita dell’antipolitica e ricevere un calcione da Marchionne Sergio.
Caro Piero,
se l’Italia e gli Italiani non ti piacciono più e sei un pochino autorazzista, puoi sempre emigrare in altre Nazioni più virtuose, o no?
noi non ti rimpiangeremo mentre sono d’accordo con Pino 007
i nostri “furbissimi” imprenditori hanno cavalcato l’euro e la globalizzazione senza accorgersi che;
quì nel “mare Nostrum” erano dei pesci grandi che potevano mangiare i piccoli
nell’oceano sono pesci piccoli e sono stati mangiati quasi tutti, prima lo capiscono e meglio sarà per loro…
Caro Pino, la portano all’estero perchè il nostro fisco li strangola e questo è il punto 1
Il secondo punto è che purtroppo il popolo ITALIANO ( del quale faccio parte ) non ha più voglia di lavorare.
Te lo dico da imprenditore e da Operaio Credi!
Tante belle parole, ma nessuno ha chiesto a questi personaggi, perche’ hanno portato l’industria italiana all’estero ?? Poi con comodo fatemelo sapere.
Semplice: perché in Italia per chi fa impresa è una corsa ad handicap e l’imprenditore deve fare gli interessi dell’azienda altrimenti chiude
infatti ma in Italia credono che le aziende debbano funzionare da stato sociale… sento la mancanza dei vecchi tempi quando era tutto meno complicato e meno brutto