Anziani torturati psicologicamente e truffati: «Vostro figlio non è morto…»

15 Mar 2018 10:14 - di Gianluca Corrente

Avrebbe fatto credere per anni a due anziani genitori di essere il figlio scomparso con il metodo della lupara bianca, depredandoli di ogni bene. Ma era una truffa e ora l’uomo è stato arrestato. È accaduto nel messinese, dove i Carabinieri hanno ammanettato Francesco Simone di 44 anni di Basicò. È stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Simone «gravemente indiziato del reato di truffa aggravata» nei confronti dei due anziani. Le indagini sono scaturite dalle dichiarazioni di una donna che aveva avuto una relazione sentimentale con l’indagato. Ha infatti raccontato che Francesco Simone, da oltre 10 anni, aveva contatti giornalieri con i genitori dello scomparso Domenico Pelleriti.  Aveva fatto credere che il figlio abitava nel Nord Italia e perciò chiedeva del denaro da inviare al figlio per le cure mediche di cui aveva bisogno. Peraltro Simone, per convincere gli anziani a consegnargli il denaro, li ingannava simulando al telefono di essere il loro figlio e si recava di persona a ritirare il denaro. Talvolta si faceva addirittura lasciare il denaro nella cassette della posta di una casa cantoniera. Una storia di «crudeltà disumana», affermano i carabinieri, portata avanti da un «uomo senza scrupoli», che metteva in atto una vera e propria tortura psicologica. Nel luglio del 1993 Domenico Pelleriti, era stato vittima della cosiddetta ”lupara bianca”, per mano della mafia barcellonese e, dopo la sua scomparsa, il corpo, trascorsi ormai 25 anni, non è mai stato rinvenuto.

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