Vermi nell’occhio, ecco come la “Thelazia Gulosa” infetta l’uomo
Un caso più unico che raro, quello di Abby Beckley. La 27enne di Grants Pass, in Oregon, che ha scoperto di avere 14 vermi nell’occhio. Una scoperta fatta davanti uno specchio dopo una vacanza-lavoro in Alaska. Il caso diffuso dall’ “US Centers for Disease Control and Prevention” è stato protagonista di un report pubblicato sull’American Journal of Tropical Medicine and Hygiene. Sono 11 i casi documentati finora in Nord America ma è la tipologia del verme infestante a fare la differenza: la Thelazia Gulosa.
Vermi nell’occhio
Cos’è – Si tratta di un verme dell’occhio del bestiame che non sembrava avesse contagiato gli essere umani ma che ora – con il caso di Abby, il primo di questo genere – sembra essersi adattato anche all’uomo. Sono i Nematodi: «Vermi a simmetria bilaterale, non metamerici, cilindrici, filiformi o fusiformi, di dimensioni da frazioni di millimetro a qualche decimetro – riporta la Treccani – parassiti o a vita libera nelle acque dolci, marine o nel terreno umido. Sono organismi di grande successo ecologico ed evolutivo; ne sono state descritte circa 80.000 specie, delle quali 15.000 parassite, ma si calcola che quelle esistenti siano almeno 500.000». Sono fra i più comuni e abbondanti, presenti in milioni già in un metro quadrato di terreno. Parassitano gli occhi e i tessuti associati. Quando infestano con la specie Thelazia, si ha la Telaziasi.
Telaziasi – «Parassitosi causata da Thelazia callipoeda (parassita del cane e del coniglio in Asia) o da Thelazia californiensis (diffusa in America tra i carnivori, roditori e ruminanti) e trasmessa dalle mosche. Nell’uomo i Nematodi si sviluppano nel sacco congiuntivale, provocando congiuntivite, cheratite, dacriocistite e talora paralisi della palpebra inferiore».