Turchia, altri 64 ergastoli per il fallito golpe contro Erdogan del luglio 2016
Un tribunale turco ha condannato all’ergastolo 64 persone accusate di aver partecipato al tentato colpo di Stato del 15 luglio del 2016 in Turchia. Lo riferisce l’agenzia di stampa Anadolu. Le autorità di Ankara ritengono che il predicatore islamico Fetullah Gulen, che dal 1999 vive in esilio volontario in Pennsylvania, sia la mente del tentato golpe. Gulen ha sempre negato le accuse. Nel tentato colpo di Stato hanno perso la vita 250 persone, mentre quasi 2.200 sono rimaste ferite. Le condanne emesse da un tribunale penale di Ankara riguardano i fatti avvenuti presso l’accademia militare nella capitale la notte del golpe. Lo precisa una fonte della magistratura turca a condizione di anonimato all’nadolu. In tutto sono 164 i sospetti apparsi in Tribunale per quanto accaduto all’accademia militare di Ankara e cento sono stati rilasciati, ha aggiunto la fonte. Come sic ricorderà, all’indomani del golpe in Turchia, le autorità turche hanno licenziato altri 8.390 dipendenti pubblici per il loro presunto coinvolgimento nel tentato colpo di Stato, per il quale viene incolpata la rete che fa capo al predicatore Fathullah Gulen. La decisione è stata presa con tre decreti adottati in base allo stato d’emergenza entrato in vigore dopo il golpe e pubblicati in gazzetta ufficiale. Il provvedimento riguarda 1.699 dipendenti del ministero della Giustizia (tra i quali otto membri del Consiglio di Stato e uno del Consiglio elettorale supremo), 2.687 poliziotti, 763 militari, 786 dipendenti di diverse università (tra cui 631 accademici) e dipendenti di altri ministeri ed enti pubblici.