Truffe agli anziani, 100 colpi in tutta Italia e 500.000 euro di bottino: 31 indagati
Truffe agli anziani, 31 indagati a vario titolo dopo articolate indagini che hanno smascherato 100 colpi in tutta Italia e mezzo milione di bottino frodato a poveri ingenui e indifesi costretti a farsi sottrarre anche fedi matrimoniali e monili, in molti casi più preziosi per il valore affettivo che rappresentavano che per il corrispettivo economico. per il resto, il copione è sempre lo stesso: quello della solita truffa della telefonata allarmante che si finge arrivi da un commissariato o da una stazione dei carabinieri. Il beffato di turno, appositamente scelto tra gli anziani della zona, e il medesimo rituale criminale di sempre: l’annuncio di un incidente grave in cui sarebbe coinvolto un congiunto e la cifra necessaria a pagare una sorta di “riscatto” con cui pagare un avvocato e levare il parente momentaneamente inguaiato dalle peste… Di più, in questo caso, c’è che il particolare che la “Bibbia” adottata dai malviventi di turno erano le pagine bianche dove i truffatori all’opera avevano cura di trovare nomi che si usavano generalmente nei primi anni del ‘900 per avere la certezza di contattare persone anziane a cui i “telefonisti”, spacciandosi per Carabinieri, avvocati o agenti di società assicurative, rappresentavano un grave sinistro stradale dove era rimasto coinvolto un loro parente, generalmente figlio o nipote, chiedendo i soldi per risolvere i guai in cui era incappato il familiare.
Truffe agli anziani: 31 indagati a vario titolo
Un’organizzazione criminale senza scrupoli quella sgominata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia che, insieme ai colleghi territorialmente competenti, hanno dato corso in Puglia, Calabria, Lazio, Lombardia e Campania, all’operazione “Porta a porta” nei confronti di 31 indagati, responsabili a vario titolo dei reati di estorsione, rapina, aggravata in danno di persone anziane o comunque in condizioni di minorata difesa, violenza privata e circonvenzioni di incapaci. Sono state eseguite perquisizioni e arresti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Emilia su richiesta del pubblico ministero Maria Rita Pantani. Circa 100 i colpi commessi in tutta Italia dai truffatori, per un fatturato stimato in circa mezzo milione di euro. I colpi fruttavano non meno di 4.000 euro l’uno, fatta eccezione per un caso, in Liguria, dove l’anziana è stata derubata di preziosi e gioielli per 100.000 euro.
12 truffatori colti in flagrante durante le indagini
Particolarmente forti alcuni contenuti delle intercettazioni telefoniche che vedevano le vittime in lacrime preoccupate per la fine dei loro congiunti a loro prospettata dai truffatori se non pagavano. In un caso un’anziana, accortasi del raggiro, in lacrime urlava dal balcone ai malviventi in fuga di restituirle almeno la fede rubata del defunto marito. Nel corso delle indagini, grazie alle attività tecniche condotte dai carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, sono stati colti in flagranza di reato 12 truffatori (4 arrestati e 8 denunciati) e recuperate somme e preziosi provento dei reati. Un crimine doppiamente odioso, non solo perché perpetrato su anziani indifesi, vittime ingenue, ma anche perché oltre che beffati, i raggirati sono anche costretti a farsi derubare di beni quasi più preziosi dal punto di vista affettivo che da quello economico.
Cinque anni di pena per ogni truffato in modo che non escano più di galera! Processo per direttissima e niente patteggiamento. Ora basta con questo buonismo da criminali!