Trastevere, tre sorelle aggredite da un marocchino a colpi di bottiglia
Aggressione a Trastevere. Un 29enne marocchino è finito nel carcere di via della Lungara a Roma, la stessa via dove, poche ore prima, aveva tentato una rapina ai danni di tre sorelle adolescenti. A fermarlo, pochi secondi dopo la rapina, gli agenti della polizia che pattugliavano il quartiere durante la movida romana. Erano da poco passate le 2 di notte quando tre sorelle, mentre passeggiavano per Trastevere, si sono trovate davanti il cittadino marocchino che, brandendo una bottiglia di birra, chiedeva loro ”datemi tutto quello che avete”. Le tre sorelle hanno appena esitato e ciò è bastato al rapinatore a perdere la testa; ha afferrato la più piccola e l’ha colpita in testa ed al volto con la bottiglia di vetro.
Il marocchino è stato arrestato
Le urla delle ragazze hanno messo in fuga l’uomo. Poco distante, una pattuglia del commissariato Trastevere, diretto da Fabrizio Sullo, ha raccolto la richiesta di aiuto e, dopo pochi metri, gli stessi agenti hanno bloccato il marocchino con ancora in mano la bottiglia di birra. La ragazza colpita è stata medicata nel vicino ospedale e ne avrà per qualche giorno; l’aggressore è stato condotto negli uffici della polizia dove, grazie ai riscontri sulla sua identità, è emerso un passato fatto di vari reati e l’obbligo quotidiano di presentarsi alla polizia giudiziaria. Il giudice del tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e sono stati gli stessi poliziotti, al termine dell’udienza, ad accompagnare il rapinatore nel carcere di Regina Coeli.
Invece di strillare, essendo in tre, potevano saltargli accosso, levagli di mano la bottiglia e rompergliela in testa. Probabilmente il merdone avrebbe imparato molto.