Siria, disperata resistenza dei patrioti curdi all’aggressione militare turca

12 Feb 2018 16:04 - di Redazione

Un soldato turco è rimasto ucciso nell’operazione Ramo d’ulivo nella regione di Afrin, nel nordovestdella Siria. Secondo l’agenzia Dogan, il militare è caduto negli scontri con le milizie curde Ypg. Dall’inizio dell’operazione, partita il 20 gennaio, sono 31 i soldati turchi rimasti uccisi. Solo nella giornata di ieri, le forze di Ankara hanno perso 11 uomini. Intanto Israele si difende per le operazioni in Siria: “Abbiamo assestato un duro colpo alle forze iraniane e siriane. Continueremo ad agire contro chiunque voglia attaccarci, questa è stata e continuerà ad essere la nostra politica”. E’ il messaggio che il premier israeliano Benjamin Netanyahu, come riferiscono i media locali, ha lanciato nel meeting con il suo gabinetto dopo l’abbattimento di un F-16 israeliano dalla contraerea siriana. Sabato Israele ha condotto una serie di raid contro obiettivi associabili al legittimo governo di Bashar al Assad. “Ieri abbiamo nuovamente dimostrato che, quando siamo messi alla prova, sappiamo essere compatti, respingere i nostri nemici e proteggere il nostro Paese”, sono le parole di Netanyahu riportate dal Jerusalem Post. Il premier, prima del meeting, ha parlato con il navigatore dell’F-16, rimasto lievemente ferito. “Sono stato felice disentire che fosse in piedi, letteralmente. E sono stato felice di sentire che le condizioni del pilota siano migliorate”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *