Siamo al ridicolo, i militanti M5S contro le “Iene”: «Servi di Berlusconi»

13 Feb 2018 15:27 - di Gabriele Alberti

I grillini sono virulenti e quando gli scandali coinvolgono il loro movimento la colpa è degli altri, non c’è ragione che tenga. Nessuno ha il diritto di indagare. Lo slogan “onestà onestà” viene sospeso e parte l’insulto. E così sulla voragine “rimborsopoli” non  se la prendono con la doppia morale dei loro eletti, ma dano la colpa prima ai “mariuoli” di Craxi e poi alla “Iena” che ha scoperchiato il malaffare. La base grillina, stando almeno ai commenti postati sulla bacheca del capo politico del Movimento, sembra essere con Di Maio senza se e senza ma. E invece insulta Filippo Roma, autore del servizio delle Iene che ha dato vita al caso ‘rimborsopoli’ nel Movimento. Parlano di complotto, arrivano a dire che sono pagati da Berlusconi. Insomma, il delirio, nessuno che si indigni per l’incoerenza dei cinquestelle. In tanti puntano il dito contro le Iene – “lavorano per Berlusconi””, ricordano in molti- e gridano al complotto: “hanno una paura incredibile e tentano tutto… Vergognoso che proprio Renzi e company si permettano di fare la morale”, scrive Marina invitando Di Maio e colleghi ad andare in tv e spiegare.  Al contrario la bacheca Fb di Roma, la Iena che ha ‘pizzicato’ Cecconi e Martelli, pullula di insulti. “Mamma mia quanto mi stai sul ca..o – scrive Roger – sei il classico uomo senza spina dorsale e un minimo di carattere, sembri uno di quei ritardati lecca c..o, che quando il padrone gli dà degli ordini, cerca di farli nel miglior modo possibile per due croccantini…”.

Roma sembra proprio esser finito nel mirino degli attivisti. “Chiedi al tuo padrone di tagliarsi lo stipendio – scrive Donatella – non rompere i co…ni a chi lo fa spontaneamente”. “Vergognati – gli fa eco un’altra attivista – siete degli schiavi di Berlusca ..il padrone comanda e i servi eseguono”. “Da Iena a sciacallo certificato, bella carriera davvero”, attacca Davide. Qualcuno tira in ballo Dino Giarrusso, la Iena ora candidata tra le file del Movimento. “Per fortuna non sono tutti dei zerbini come Filippo Roma! – scrive ad esempio Roberto – Giarrusso ha capito che il M5S non è come il tuo padrone”. “Se dovessi chiedere agli altri partiti di fare chiarezza sui soldi nostri – scrive Salvatore – non ti basterebbe una stagione di Le Iene…”. Nessun complimento al giornalista per il servizio che ha generato un vero e proprio caso politico, così come, dall’altro lato, sono rari i commenti di critica sulla bacheca di Di Maio. Dove solo qualche voce isolata chiede: “se non sappiamo vigilare in casa nostra, come pensiamo di poter governare il Paese?”. Filippo Roma noncurante del clima infuocato contro di lui è adato in banca con il candidato premier Luigi Di Maio per verificare i versamenti.

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