Sanremo, Gasparri stronca il buonismo di Favino sui migranti: “Penoso” (video)
Un monologo che è diventato, in poche ore, virale, nel segno del buonismo e dell’ipocrisia, con i media di sinistra pronti a celebrare le frasi sul razzismo, sull’immigrazione, sugli stranieri, come un altissimo momento di televisione e di politica durante il festival di Sanremo, nella sua ultima serata. Quel pezzo di teatro di Pierfrancesco Favino, che ha portato all’Ariston un brano da “La notte poco prima della foresta” del drammaturgo francese Bernard-Maria Koltès, che l’aveva già portato in scena a gennaio al teatro Ambra Jovinelli di Roma, ha conquistato la critica e fatto incetta di commenti demagogici sui social, stroncati solo dalla sincerità di Maurizio Gasparri, che con un tweet fuori dal coro ha voluto esprimere la propria contrarietà a quello spottone buonista di sinistra sui temi dell’immigrazione: “Penoso Favino”, ha scritto l’esponente di Forza Italia, negli stessi minuti in cui andava in onda quel discorso fuori dalla realtà nel quale lo stranieri viene dipinto come una vittima del sistema, dell’emarginazione e del razzismo e non come soggetto da gestire e intregrare con regole, principi e valori che invece gli italiani, nel silenzio dei Favino, praticano quotidianamente…
Ecco il video del monologo di Favino
per me questa è una critica eccessiva. L’immigrazione va gestita in modo diverso certo, ma l’immigrato rimane un uomo con la sua storia che può essere anche di dramma e dolore, non ci sono solo i delinquenti. Spiace che in questo modo offriamo sempre alla sinistra argomenti per farci apparire indifferenti e quantomeno antipatici. Da uomo di destra dico che Gapsarri poteva stare zitto. cordialità