Salvini: «Chiudere le moschee illegali. Il Corano è contro i nostri valori»

8 Feb 2018 13:38 - di Redazione

«Non c’è nessun timore, ho detto che vince il centrodestra punto e non ci sono timori di nessun genere». Parola di Matteo Salvini che dal cantiere del centro culturale islamico di Umbertide, in provincia di Perugia, rassicura Giorgia Meloni dal rischio di governi di larghe intese, sui quali Fratelli d’Italia è irremovibile. Convinto che la coalizione supererà il 40 per cento, «non ci sarà bisogno in Parlamento di chiedere aiutini, aiutoni, una vocale una consonante», dice.

Salvini: chiuderemo le moschee illegali

Irremovibile sul terreno minato delle moschee presenti sul territorio: «Chiuderemo le moschee illegali, voglio sapere chi finanzia, chi c’è dietro, da dove arrivano i soldi, chi predica e cosa predica. È un dato di fatto che nell’ interpretazione letterale del Corano, che non è un testo interpretabile come per altre religioni, ma è la parola del profeta, la donna vale meno dell’uomo, la giustizia islamica prevale su quella italiana, quindi io non voglio che in casa mia si insedino persone per cui la donna vale meno dell’uomo». Parole inequivocabili destinate a scatenare le polemiche dei buonisti doc. Il problema dell’Islam – dice chiaramente Salvini – «è che è una legge e non una religione e secondo me è incompatibile coi nostri valori, i nostri diritti, le nostre libertà». E ancora: «Se dietro questa moschea c’è un regime islamico fondamentalista che finanzia, perché devo avere nel cuore dell’Umbria un insediamento di un Paese islamico oltranzista?».

«L’immigrazione incontrollata scatena la rabbia sociale»

Sui fatti di Macerata (dove andrà forse nei prossimi giorni ma a riflettori spenti, dice), poi, il leader della Lega prende le distanze dalle strumentalizzazioni sull’immigrazione. «Nessuna giustificazione ai fatti di Macerata, se c’è qualcuno che è irresponsabile nei confronti degli italiani e della pace sociale è il Pd, è questo governo che ieri in Parlamento ha approvato il “salvaladri” e si appresta ad approvarlo anche al consiglio dei ministri». Salvini non fa sconti al ministro Orlando: «Non rispondo ai suoi insulti, lui e il suo governo farebbero meglio a lavorare. Dopo gli indulti mascherati e gli svuota carceri – denuncia il leader del Carroccio –  Orlando e Renzi stanno per rimettere in libertà criminali seriali e delinquenti condannati fino a quattro anni, aumentando così la rabbia e il disagio sociale. E forse si apriranno le porte del carcere anche per il nigeriano coinvolto nella morte della povera Pamela». L’immigrazione fuori controllo porta allo scontro sociale – insiste – e questo non è cavalcare la paura, è risolvere i problemi. Se non ci fossero spacciatori clandestini in giro per le nostre strade ci sarebbe qualche reato in meno e problema in meno. L’immigrazione incontrollata, oltre a riempire le galere, rischia di innescare una risposta violenta, mai giustificata, a un fenomeno che va controllato.

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