Prelievo forzato di ovuli, Antinori condannato a 7 anni per rapina aggravata e lesioni

15 Feb 2018 12:37 - di Redazione

Un caso che ha fatto discutere e indignato le coscienze e che ha riproposto, con veemenza, tutti i dubbi e le contrarietà implicite al dibattito su limiti e contorni della fecondazione assistita. Un caso, quello che ha visto al centro della vicenda, di cronaca – prima – e giudiziaria – poi – il celebre ginecologo 72enne, Severino Antinori che, dopo la denuncia di un’infermiera spagnola di 25 anni, che ha accusato il medico di averle prelevato contro la sua volontà otto ovuli, è stato protagonista di un procedimento che, tracimato dalle aule di tribunale agli studi tv, è arrivato solo oggi a sentenza. E allora, Antinori è stato condannato dai giudici del Tribunale di Milano a sette anni e due mesi di carcere per rapina aggravata e lesioni nel processo per il prelievo forzato di ovuli avvento nel 2016 alla clinica Matris; non solo: il ginecologo è stato condannato anche a pagare una multa di 3.500 euro, oltre alle spese processuali.

Prelievo forzato di ovuli: Antinori condannato a 7 anni e 2 mesi

La Procura di Milano aveva chiesto nove anni di carcere come pena per il ginecologo, condannato anche – come anticipato – a pagare una sanzione pecuniaria e ad assolvere all’onere delle spese processuali. Tra gli altri imputati alla sbarra, poi, la dipendente della clinica Marilena Muzzolini è stata assolta. L’anestesista Antonino Marcianò è stato condannato a cinque anni, la segretaria Bruna Balduzzi a cinque anni e Giovanni Carabetta a due anni di carcere. Infine, sempre a seguito di questa vicenda, esplosa nel 2016, e arrivata al verdetto oggi, dopo la sentenza del processo sul prelievo forzoso di ovuli che l’ha condannato a sette anni di carcere, Antinori è stato condannato dal Tribunale di Milano all’interdizione dall’esercizio della professione medica per cinque anni e sei mesi. Per lui, anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Stessa sorte anche per Antonino Marcianò, l’anestesista che avrebbe agito in concorso con Antinori e che è stato condannato oggi a cinque anni di carcere. Per Marcianò l’interdizione all’esercizio della professione medica durerà cinque anni.

Il legale del ginecologo: «Una sentenza oltremodo eccessiva»

E ancora, all’infermiera di origine marocchina che l’aveva denunciato, Antinori dovrà corrispondere, insieme agli altri condannati Marcianò e Balduzzi, una provvisionale immediatamente esecutiva di 15.000 euro.  I giudici dell’ottava sezione penale del Tribunale di Milano hanno ordinato anche il mantenimento del sequestro dei locali della clinica Matris fino alla pronuncia definitiva della sentenza e la confisca degli embrioni ancora sotto sequestro. «Una sentenza oltremodo eccessiva che stravolge la verità dei fatti», ha commentato allora a caldo Gabriele Maria Vitiello, difensore insieme agli avvocati Carlo Taormina e a Tommaso Pietrocarlo, del ginecologo Severino Antinori. «Siamo convinti dell’innocenza del professore Antinori, e soprattutto della sua scienza», ha quindi proseguito il legale, spiegando in conclusione che «oggi Antinori non era presente alla lettura della sentenza perché non sta bene: questa vicenda gli ha stravolto la vita. Attendiamo le motivazioni».  Quanto infine all’interdizione dall’esercizio della professione medica per 5 anni e sei mesi, «il professore – chiosa il difensore – ha qualche annetto, più di settant’anni, con l’interdizione e quanto gli è stato contestato avrà delle difficoltà. Ma è forte, si rialzerà. Continueremo la battaglia».

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