Porro replica a Boldrini: sciogliere i gruppi neofascisti? Ecco i miei 4 no

19 Feb 2018 18:34 - di Redazione

Nicola Porro replica, da liberale, alla proposta di Laura Boldrini e di Liberi e Uguali sullo scioglimento dei gruppi neofascisti, premettendo che, sempre da liberale, è fermamente contrario al fascismo inteso come movimento autoritario che nega la democrazia.

Sono quattro i punti affrontati da Porro. Nel primo boccia come propagandistica la battaglia di Laura Boldrini. “È più facile ritenere che sia, quello dell’antifascismo, un buon mezzo per polarizzare, parlare alle corde e alla pancia di un’Italia antifascista per raggranellare qualche voto. Legittimo, ma meno nobile di quanto si spacci”, scrive Porro sul suo blog. Nel secondo punto spiega che è difficile ritenere i gruppi neofascisti più violenti degli antagonisti che si ritrovano in piazza solo allo scopo di menare le mani. “Ci sono in Italia alcune migliaia di giovani e meno giovani – scrive – che si ritrovano in ogni piazza e contestazione, con il solo fine di menare le mani. Possibilmente insultando e picchiando forze dell’ordine. Ecco dove indirizzarsi, se si ha questa voglia di “sciogliere qualcosa” “. Nel terzo punto accusa Boldrini e soci di doppiopesismo: “Come si può pretendere di chiudere CasaPound e tollerare i venti anni anticapitalisti e gruppettari di Askatusuna (per citare solo un caso)? – si chiede Porro –  L’uno si tiene con l’altro. Con una differenza: che i primi sembrano molti meno violenti dei secondi”. Infine, nel quarto punto, Porro sostiene che le idee non si censurano: “Le idee più sbagliate (ma per chi? E chi lo stabilisce?), più odiose, più irritanti devono avere un diritto di tribuna, non si possono “sciogliere” in una dichiarazione buona per qualche applauso da parte dei propri fan”.

 

Commenti

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  • UGO MADRIGRANO 23 Febbraio 2018

    La Boldrini poverina,si arrampica sugli specchi, in quanto sa’ benissimo che uscirà’ dalla scena politica il 4 marzo e quindi inventa l’impossibile per racimolare qualche voto!

  • Roberto 22 Febbraio 2018

    Come la mettia che l’apologia del fascismo è un reato Legge Scelba del 1952 e Legge Mancino del 1993? E La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana vieta la riorganizzazione del partito fascista. Siamo o non siamo un paese democratico dove si pretende il rispetto delle Regole?

  • Gaetano 20 Febbraio 2018

    Sesto: cosa e chi definisce “fascista” un altro?
    Non è che l’accusa di fascista, o ebreo, o antidemocratico può essere una scorciatoia per delegittimare un avversario?
    Ad esempio trovo molto più fasciste le aggressioni dei centri sociali alle forze dell’ordine che difendono una manifestazione legale di coloro che vogliono pacificamente dimostrare le proprie idee di organizzazione sociale, magari cercando consenso: o no?

  • Tino 19 Febbraio 2018

    Quinto con certe esternazioni della signora si sta ripercorrendo la strada già vista dell’odio, razzismo e violenza sulle piazze ed individuali che hanno portato lutti nella storia dell’exbelpaese.