Museo egizio, la protesta: «Noi dell’Est Europa discriminati perché non siamo arabi»
L’integrazione firmata sinistra fa rima con razzismo. L’ultima iniziativa del direttore del prestigioso Museo egizio di Torino di scontare il biglietto ai visitatori di lingua araba (meglio se accompagnati da una donna velata) non viene bocciata solo da Fratelli d’Italia che ha denunciato l’operazione discrimintatoria e “stupida”.
Museo egizio, la protesta degli stranieri dell’Est Europa
«Trovo un’inaccettabile discriminazione nei confronti degli stranieri non arabi l’iniziativa del Museo egizio di Torino di applicare delle promozioni rivolte solo ai cittadini di lingua araba», denuncia in un comunicato Dorota Shkurashivska, presidente dell’Associazione Azazello di stranieri dell’Est Europa residenti in Italia. «Bene ha fatto Giorgia Meloni a denunciare questa insensata iniziativa che, se fosse stata pensata veramente in favore degli stranieri, non avrebbe escluso le nazionalità europee. Purtroppo per le anime belle che professano l’accoglienza noi ucraini, russi, moldavi, bielorussi ma anche sud americani, siamo stranieri di serie B perché troppo poco esotici e troppo cristiani. Il Museo Egizio – conclude la presidente dell’Associazione Azazello – ha messo a nudo tutta questa ipocrisia».