Mosca ammonisce Israele: tutti rispettino la sovranità della Siria
Mosca è “profondamente preoccupata” per gli ultimi sviluppi in Siria, dove questa mattina sono stati condotti raid israeliani, e chiede alle parti di dare prova di “moderazione” per evitare un’escalation delle tensioni nella regione. E’ quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri russo: “Chiediamo a tutte le parti di esercitare moderazione e di evitare ogni azione che possa complicare ulteriormente la situazione. E’ necessario rispettare in modo incondizionato la sovranità e l’integrità territoriale della Siria e degli altri Paesi nella regione”. Nel comunicato, il ministero degli Esteri definisce poi “inammissibili” le minacce ai militari russi dispiegati in Siria “su richiesta del governo legittimo siriano per sostenere il Paese nella lotta al terrorismo”. Per l’Iran intanto sono “ridicole” le accuse di Israele che ha reso noto di aver intercettato e abbattuto un drone iraniano decollato dalla Siria verso lo Stato ebraico. “Le affermazioni riguardo il drone iraniano – ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Bahram Ghassemi, come riporta l’iraniana Press Tv – sono troppo ridicole perché se ne possa parlare”. L’Iran, ha ribadito Ghassemi, è coinvolto in Siria a livello di “consulenza militare” su “richiesta del governo legittimo” di Damasco. Le forze siriane e il governo di Damasco, ha aggiunto, hanno il “diritto legittimo di difendere l’integrità territoriale” della Siria e di “reagire a qualsiasi aggressione straniera”. Lo stesso Israele ha chiesto l’intervento della Russia perché blocchi una ulteriore escalation in Siria, dopo che l’esercito israeliano ha intercettato e abbattuto un drone iraniano decollato dal territorio siriano e condotto un successivo raid nel Paese confinante. Lo riferiscono i siti israeliani. Il governo di Israele aveva avvertito più volte Mosca dei rischi rappresentati dal consolidamento delle postazioni di forze iraniane in Siria. L’argomento era stato anche al centro del viaggio lampo a Mosca del primo ministro israeliano Benyamin Netanyhau il 29 gennaio scorso. Fonti diplomatiche, citate oggi da Times of Israel, riferiscono che Israele è in contatto con le autorità di Mosca per far passare a Siria e Iran il messaggio che, malgrado la dura risposta all’incidente del drone, non vi è nessuna intenzione di una ulteriore escalation. Ma ai russi viene anche detto, scrive Ynetnews, che l’Iran sta destabilizzando la regione, in contrasto con gli interessi di Mosca. Insomma, Israele vorrebbe imporre linee rosse per limitare l’influenza dell’Iran e della milizia sciita Hezbollah in Siria, me è il leader russo Vladimir Putin “a guidare il gioco” nel Paese arabo. E’ quanto si legge in un’analisi di Haaretz, dopo la nuova escalation in Siria fra Israele e Iran. Oggi l’esercito israeliano ha detto che sono stati missili “siriani” ad abbattere il suo jet. Ma non va dimenticato, scrive Haaretz, che la contraerea di Damasco non può aver reagito all’insaputa di Mosca: vi sono ufficiali russi nelle unità di difesa aerea e la Russia rifornisce Damasco di missili. La dichiarazione dell’esercito israeliano suona dunque come una tacita ammissione del fatto che “Israele non ha, al momento, altra scelta che accettare l’egemonia del Cremlino oltre confine”. Mosca sapeva sicuramente anche del drone iraniano partito da Palmira, perché vi sono suoi ufficiali nel centro di controllo aereo di Palmira.