Il Libano ringrazia i militari italiani: ci aiutano a mantenere la pace
“Noi pensiamo che l’esercito italiano stia svolgendo un ruolo fantastico e molto centrale e importante nel sud del Libano. Mantenendo la pace e mantenendo una striscia di sicurezza tra Paesi potenzialmente in conflitto prestando attenzione a che non si verifichino atti inusuali che possono provocare reazioni e atti irreversibili sul confine tra Libano e Israele“. Lo ha detto il vice premier e ministro della sanità libanese Ghassan Hasbani in un’intervista a Rainews24, riferendosi ai militari italiani impegnati nella missione Unifil. “Noi apprezziamo molto gli sforzi e le azioni che sono compiuti nel sud del Libano non solamente a livello militare e a livello di osservazione militare ma anche il supporto alla società in molti fronti, gli aiuti alla società e all’industria e la ricerca nel gas e petrolio. E un forte impegno nel supportare il Libano e l’esercito libanese con equipaggiamenti e capacità cosicché l’esercito possa mantenere la stabilità nel Libano e la sicurezza dei confini libanesi”. ”La situazione in Libano vede molte guerre e conflitti intorno al Paese e questo comporta un grande problema socio economico”, ha detto ancora il vice premier e ministro della Sanità libanese Ghassan Hasbani. Ammettendo le difficoltà con Israele e le tensioni interne, ”per esempio Hezbollah che potenzialmente partecipa a ogni conflitto presente e futuro”, Hasbani ha però ribadito che il ”Libano e la maggior parte dei libanesi insieme hanno deciso di rimanere fuori da questi conflitti regionali”. Il vice premier libanese ha poi detto che ”il Libano contemporaneamente ospita circa un milione e mezzo di profughi siriani che rappresenta in percentualmente la più alta concentrazione di rifugiati nel mondo perché la nostra popolazione e circa quattro milioni e i profughi rappresentano il 40% della popolazione oggi”. Hasbani ha però sottolineato che allo stesso tempo ”abbiamo delle grandi opportunità economiche e finanziare in Libano, che è uno dei più stabili nella regione”. Il vice premier ha ricordato che ”siamo coinvolti in una fase di esplorazione per la ricerca del gas nei mari libanesi e molte compagnie energetiche hanno dimostrato grande interesse a proposito. L’esplorazione e la ricerca di gas è un diritto del Libano poiché i giacimenti sono nei suoi confini e nelle sue acque di competenza”. Un appello viene poi rivolto alla comunità internazionale perché svolga un ruolo di ”mediazione con Israele. Il Libano è aperto a qualsiasi discussione purché sia nel segno della logica e della legge”.