La Turchia non rispetta la risoluzione dell’Onu e prosegue l’invasione
Cinque civili hanno perso la vita a causa dell’aggressione turca ad Afrin, distretto nel nord-ovest della Siria teatro dallo scorso 20 gennaio di un’aggressione dell’esercito di Ankara con le milizie curde delle Ypg e lo Stato islamico. Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. Secondo un giornalista dell’agenzia ad Aleppo, i cinque civili hanno perso la vita nei bombardamenti dell’artiglieria turca contro il villaggio di al-Rihanyia. Intanto Forze speciali della polizia turca sono state dispiegate nel distretto di Afrin. Lo hanno riferito fonti del ministero dell’Interno turco, citate dal sito del quotidiano Daily Sabah. Secondo le fonti, le nuove unità dispiegate avranno il compito di impedire ai “terroristi delle Ypg” di infiltrarsi nei villaggi di Afrin già “liberati” dalla Turchia e dai miliziani alleati dell’Esercito siriano libero (Esl). Il vice primo ministro turco nonché portavoce del governo, Bekir Bozdag, ha spiegato in un’intervista all’emittente Ntv che “l’ingresso delle forze speciali (ad Afrin, ndr) è in preparazione della nuova battaglia che si sta avvicinando”. Il primo ministro turco, Binali Yildirim, ha dichiarato in precedenza che circa 350mila persone che attualmente si trovano in Turchia faranno ritorno nelle loro abitazioni ad Afrin una volta che l’area sarà stata “ripulita dai terroristi delle Ypg”. L’assalto della Turchia all’enclave curda di Afrin è contro la risoluzione per il cessate il fuoco approvata dall’Onu. E’ quanto ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. In una conversazione telefonica con il presidente turco, ha indicato l’Eliseo in una nota, il presidente francese ha detto che il cessate il fuoco di 30 giorni richiesto sabato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si applica a “tutto il territorio siriano, incluso Afrin”. Dovrebbe essere attuata dappertutto, senza indugi e da tutte le parti per fermare l’attuale spirale di violenza”, ha detto Macron, che ha anche condannato “i continui attacchi del regime siriano contro civili e ospedali nella Ghouta orientale”, definendoli una “totale violazione” della risoluzione del Consiglio di sicurezza.