La Turchia agli Usa: abbandonate gli alleati curdi che ci pensiamo noi…
Il ministro della Difesa turco Nurettin Canikli ha incontrato il segretario alla Difesa americano Jim Mattis a margine del vertice Nato a Bruxelles e gli ha chiesto che il Pentagono interrompa il sostegno fornito ai militanti delle Unità di protezione del popolo curdo (Ypg) in Siria. Lo ha dichiarato lo stesso Canikli, citato dall’agenzia di stampa Anadolu. Intanto gli Stati Uniti hanno chiesto alla Turchia di restare concentrata sulla lotta al’Isis in Siria, come si legge in un comunicato diffuso dal Pentagono. Incontrando i giornalisti a Bruxelles, Canikli ha detto di aver chiesto all’omologo americano Mattis di far sì che i militanti curdi dell’Ypg escano dalle Forze democratiche siriane. Canikli ha poi spiegato di aver contestato a Mattis la tesi americana che le Forze democratiche siriane sono dominate dagli arabi, sostenendo che la milizia è completamente controllata dall’Ypg. Le dichiarazioni di Canikli sono state trasmesse in diretta televisiva in Turchia. Le Forze democratiche siriane sono un’alleanza curdo araba che la Coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti sostiene militarmente nell’ambito della lotta allo Stato Islamico in Siria. Intanto si apprende che gli Stati Uniti e i loro alleati curdi sono arrivati vicini a uno scontro aperto con le forze siriane, denuncia la portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova, che ha confermato la morte di cinque civili russi in un raid americano, prima conferma di Mosca dopo giorni di notizie su decine di contractor russi morti nell’operazione. “I militari americani continuano a occupare una zona di 55 chilometri vicino ad Al-Tanf, zona diventata rifugio per le milizie dell’Isis che rimangono in Siria. Gli americani conducono azioni di sfida sulla sponda orientale dell’Eurfrate, dove sono arrivati vicino a un confronto aperto con le forze siriane per cercare di sostenere i loro alleati curdi”, ha spiegato Zakharova, secondo cui “gli americani stanno provocando la Turchia, inviando convogli di armi destinati ai curdi attraverso il suo territorio e in cambio la Turchia continua la sua offensiva Ramoscello d’ulivo contro i curdi nella regione di Afrin”.