La procura: «Traini voleva uccidere il nigeriano che ha fatto a pezzi Pamela»
Il fattore scatenante del suo insano gesto è Pamela Mastropietro, la ragazza uccisa, fatta a pezzi e stipata come ingombrante bagaglio in due trolley dal nigeriano Innocent Oseghale. Dopo averne appreso dalla radio l’atroce destino, Luca Traini aveva deciso di vendicarla freddando il suo aguzzino fin dentro il tribunale di Macerata. Poi, quando ha capito quanto folle fosse quel proposito, ha realizzato l’altro, ancor più folle, che lo vede ora in stato di arresto con l’accusa di strage aggravata dalla finalità razzista e la prospettiva di un lunghissimo periodo di detenzione.
Ma il legale: «Non mi risulta»
E mentre lui è nel carcere di Montacuto, le sue vittime – ben 11, di cui due almeno gravemente feriti – giacciono in letti d’ospedale. Sparati perché di pelle nera. Come Oseghale, il vero bersaglio di Traini. Che ha ricostruito la tempesta di impulsi omicidi che l’ha assalito nel corso delle dichiarazioni spontanee rese agli investigatori dopo il fermo. «Questo è quello che lui ha detto, il suo intendimento era questo», conferma il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio. Non conferma invece Giancarlo Giulianelli, il legale del 28enne arrestato: «Non mi risulta» si limita a dire. Così come non gli risulta che Traini «sia in cura da uno psichiatra» pur riconoscendo che il giovane «ha una personalità disturbata».
Traini ha sparato anche al altre tre persone
Parole che rinviano direttamente alla strategia difensiva, incentrata prevalentemente sulla perizia psichiatrica per dimostrare che Traini non era pienamente consapevole del suo gesto. La vendetta contro Oseghale non è l’unico in cui accusa e difesa offrono versioni opposte. Infatti, se per il procuratore Traini non solo non avrebbe «manifestato alcun pentimento» ma avrebbe addirittura «rivendicato il gesto», l’avvocato dice che il suo assistito non si sarebbe «reso conto di quello che ha fatto» né «della portata del suo gesto». Intanto, è emerso che Traini avrebbe esploso altri colpi in danno di almeno tre persone, riuscite per fortuna a sottrarsi a ai colpi».
Stanno ribaltando la situazione. Si focalizza il tutto su Traini e Oseghale ne uscirà quasi pulito !
Cinque milioni di neri o similari hanno invaso grazie al buonismo del PD e al b****** di Renzi.
Mandiamoli tutti al loro paese,non vogliamo pagare le tasse per vedere questa immondizia che spaccia droga e abusa delle nostre donne.
RAZZISTI NON SI NASCE SI DIVENTA!!!
Condivido tutti i commenti al 100%(sono diventato razzista grazie a questo governo di m*****.)
Ha commesso solo uno sbaglio: doveva avere pazienza e aspettare l’occasione propizia per uccidere il macellaio nigeriano! Ma quest’ultimo che ci faceva ancora in Italia ? Ormai siamo diventati solo un putrido calderone in cui gettare tutta la melma mondiale.
Il gesto è da condannare ma questo estremo caos migratorio incontrollato e perciò incontrollabile non può portare che a gesti inconsulti. E, tanto per ricordare, che fine ha fatto il gruppo di clandestini che L estate scorsa sulle spiagge romagnole ha assalito una coppia , malmenato lui è violentata lei?quelli il cui portavoce ha asserito che la donna violentara prima fa storie na poi le piace ? Dove sono?
Migranti fuori tutti dall Italia di qualsiasi genere ordine e grado. E quelli regolari fiori al primo sgarro.
Questo bruttissimo fatto è il frutto di tutte queste regole buoniste che ci stanno facendo invadere non solo il territorio ma tutti i nostri princìpi, le nostre usanze, i nostri credo. Chi non è mai stato razzista lo sta diventando e questo insano gesto è solo l’inizio, se non cambieranno le cose in Italia.
Volere sminuire il fatto che un italiano, forse un patriota, abbia voluto in qualche modo vendicare l’efferata uccisione, atroce e schifosamente criminale, di una ragazza italiana ad opera di un nessuno che non doveva stare qui, e da cretini. Anch’io che non sono armato se avessi avuto fra le mani quella bestia lo avrei ucciso, gli altri,anche non assassini, anche non criminali comuni, saranno vittime sacrificali all’altare dei deficienti che li hanno fatti venire. Un problema tutto italiano dovuto ad una manica di persone, idioti e parassiti, che si sono autoproclamate “classe dirigente” o “casta politica”.