I Servizi: «Il pericolo viene dagli anarchici». Ma Fiano pensa ai fascisti

20 Feb 2018 13:08 - di Redazione

La minaccia terroristica in Italia resta «attuale e concreta». E non solo in ragione del ruolo di rilievo che il nostro Paese da sempre occupa nell’immaginario e nella narrativa jihadista, ma anche perché «la presenza sul territorio nazionale di soggetti radicalizzati o comunque esposti a processi di radicalizzazione”. È un “quasi allarme” quello messo nero su bianco dai nostri Servizi nella relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2017. Nel mirino dei nostri 007 il fenomeno dei foreign fighterscioè i combattenti stranieri che negli anni scorsi hanno aderito alla jihad raggiungendo i teatri di conflitto. In questo caso, il rischio si chiama «effetto blowback»: significa che esiste la possibilità che una volta rientrati in patria i foreign fighters «decidano di passare all’azione». Tanto più, rilevano i Servizi – che «aliquote di mujahidin ”europei” cerchino di rientrare illegalmente nel continente, servendosi per lo più di documenti falsi e sfruttando filiere parentali e reti logistiche».

La Relazione dei Servizi sulla sicurezza

Collegato all’allarme sul terrorismo, è l’attività anarco-insurrezionalista sul tema dei migranti. Si tratta di una campagna che va avanti dal 2015 (a seguito della divulgazione sul web dell’elenco delle imprese coinvolte nel funzionamento delle strutture di accoglienza) e che, a giudizio degli 007 «appare destinata a proseguire all’insegna della contestazione contro la nuova normativa in materia di contrasto all’immigrazione illegale». Quello antagonista resta un fronte «composito, fluido e privo di un percorso comune». Convergenze tra settori della sinistra antagonista ed area anarchica si registrano sul versante delle lotte ambientaliste, dell’emergenza abitativa, della Tav e del gasdotto pugliese. A questi settori si è aggiunto il comune ”cavallo di battaglia” delle politiche migratorie e al sistema di accoglienza e gestione dei migranti.

Terrorismo islamista: l’allarme foreign fighters

Nella loro relazione i Servizi hanno evidenziato ulteriori convergenze politiche, questa volta tra ambienti anarchici italiani e gruppi omologhi di Spagna e Grecia, favorite dalle «campagne aggressive contro la repressione». Ultimo capitolo: l’estremismo di matrice marxista-leninista è invece impegnato, scrivono gli 007, «a tramandare la memoria della stagione brigatista nella prospettiva di contribuire alla formazione di futuri militanti». E mentre i nostri apparati di sicurezza dipingono questo torbido affresco a base di terroristi, antagonisti ed estremisti di sinistra, Renzi e compagni manifestano contro il «pericolo fascista». Povera Italia.

Commenti

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  • Paolo 21 Febbraio 2018

    Correggo: ” ha da ben l’ baffone”!

  • Paolo 21 Febbraio 2018

    Correggo: “ha da veni’ baffone”

  • Massimiliano di Saint Just 21 Febbraio 2018

    L’albero si vede dai frutti che produce. La chiesa cattolica ha prodotto questo paese pieno di corrotti e crminali impuniti grazie alle omelie perdoniste del ” figliol prodigo” che era uno scialacquatore, dell’adultera, condannata a morte, salva perchè non c’era un giusto attorno, titolo di merito per scagliare la prima pietra.Non resta che completare l’unità nazionale riprendendoci Vaticano e S: Marino. Che vadano ad Avignone o altrove!

  • Vier 21 Febbraio 2018

    È che il “vino bianco di Avellino” non può fare tutto da solo. Magari vorrebbe; ma gli mancano gli attributi, vuole presentarsi pulito e in ordine anche se ha la faccia di “quelli che gli puzzano i piedi”, non ha voce per urlare e così copre e depista come può. Irrealizzato e rancoroso

  • 20 Febbraio 2018

    per caso fiano è ebreo?

    • Luigi 21 Febbraio 2018

      Emanuele Fiano è nato il 13 marzo del 1963 a Milano ed è un politico italiano, attualmente deputato del Partito Democratico e Responsabile nazionale PD con delega alle Riforme.
      Figlio di Nedo Fiano deportato ad Auschwitz e noto per le testimonianze rese a proposito dell’orrore di Auschwitz, in cui perse l’ntera famiglia, Emanuele si è laureato in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1988.
      Contestualmente allo svolgimento della professione di architetto Fiano si è interessato alle attività della Comunità Ebraica di Milano di cui è stato prima consigliere, poi responsabile dei programmi culturali.
      Tra il 1998 ed il 2001 è stato presidente della Comunità Ebraica milanese, dal 2001 al 2006 è stato invece consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

      Peccato che si è dimenticato che anche nella sua amata russia comunista nello stesso periodo venivano deportati o sparivano gli ebrei russi…………..

      • Paolo 21 Febbraio 2018

        Caro Luigi, è sempre molto comodo evidenziare le porcherie altrui e celare le proprie. Ma il paffuto Fiano, col suo paffutello cervello, quale altra rilevante iniziativa potrebbe avere?
        Questi signori(?) sono i medesimi che amavano augurare a tutti ” ha da veni’ barcone”!
        Senza riflettere che la venuta di baffone avrebbe significato,tra l’altro, anche per loro la deportazione. E fa pure rima….

  • 20 Febbraio 2018

    Several of my friends had scheduled vacations in Italy, due to political unrest and the violence in the streets have changed their travel plans. Instead of vacations in Tuscany they will be traveling to London and Scotland. Furthermore Americans do not feel comfortable or safe in Communist and Anarchist countries…I do not blame them…I was born in Italy, but due to the violence I will never return to visit..I will also travel to Great Britain and Scotland….

    • Anna Maria Innocenzi 21 Febbraio 2018

      I might agree with you, to a certain extent, Rolando Possentini, it’s over the time when Americans felt uneasy toward communists and anarchists, you forget the sixties and the students’ protests , the fall started then, in the United States too, mental attitude has changed, unfortunately.
      Have a nice trip to Great Britain and Scotland!

  • gio 20 Febbraio 2018

    Serve una svolta epocale in questo paese. La (pseudo)cultura catto-comunista ci ha portato sul bordo del precipizio. Prima che sia troppo tardi votiamo per la sicurezza del nostro paese. Diamo alle forze dell’ordine e alle forze armate tutte le risorse necessarie (leggi comprese) per operare nell’interesse del paese. Spero che l’asse Meloni-Salvini da solo raggiunga il 40%. Si può e si deve fare.