Berlusconi: «5 golpe contro di noi hanno massacrato la democrazia. Ora basta»
Inizia l’ultima settimana di campagne elettorale. siamo al rush finale. Berlusconi parla di buona mattino dai microfoni di Rtl 102.5 a dare la sveglia agli avversari. Dalle urne «non mi aspetto sorprese, penso che ci sarà un’affermazione importante di Forza Italia dai numeri degli ultimi sondaggi. Trovo intorno a me un affetto, una vicinanza un senso di sostegno che mi fanno pensare che Forza Italia avrà uno splendido risultato».questi sono gli auspici del Cavaliere supportati dai sondaggi che hanno attestato il centrodestra a un soffio dalla vittoria. Silvio Berlusconi è stato netto, ripercorrendo la storia politica recente. quello del centrodestra è stato l’ultimo governo eletto dai cittadini. Poi «una certa, piccola parte della magistratura ha preso il comando all’interno della magistratura stessa e ha, o come protagonista o come complice, dato vita ai cinque colpi di Stato che hanno massacrato la nostra democrazia negli ultimi 5 anni».
Gli avversari più pericolosi, i Cinquestelle. «Luigi Di Maio al Quirinale per presentare la squadra di governo 5 Stelle è una cosa che non ha alcun riferimento in Costituzione, nella Carta è il Capo dello Stato che indica la persona alla quale affidare il mandato. La mossa dei 5 Stelle conferma che questi ragazzi non hanno studiato, non sanno nulla, altrimenti si asterrebbero da far queste figure», dice Berlusconi che in questa campagna elettorale si è sgolato come pochi altri per far capire agli elettori quanto il voto dai ai grillini possa essere pericoloso.
Alleanze. Ricucire i rapporti tra Fi e Pd? «La vedo molto difficile, io sono tra i tanti italiani che ha creduto in Renzi per un breve periodo», al quale «va riconosciuto di aver reciso il cordone ombelicale con la storia comunista rappresentata da Bersani e D’Alema, ma non ha saputo dare un’anima e un progetto al Pd. Con lui il Pd è rimasto una scatola vuota, un apparato per la gestione del potere». Non fa ua grinza il ragionamento del leader di FI che si sofferma sul patto del Nazareno, con cui Renzi, a suo dire, «ha mostrato di non voler rispettare alcun patto: faceva approvare dal cdm cose diverse da quelle concordate», mettendo fine alla “«collaborazione, che non era un patto politico – precisa – ma è finita male». Da Renzi, in questa campagna elettorale, «non ho mai sentito parlare di programma, solo delle loro diatribe interne». Gli elettori dem «sono disorientati e delusi. Mi sono anche permesso di fare loro un appello – incalza Berlusconi – l’unico modo per difenderci dal pericolo grillino, grave, l’unica possibilità di un governo stabile è il voto al centrodestra e a Fi, solo noi possiamo arrivare alla maggioranza dei voti, il Pd è fuori gioco». Dunque «o Fi o il caos».
Il fantomatico pericolo grillino è problema della sinistra che verrà definitivamente risucchiata nell’abbraccio mortale dei cinque stelle! Mano mano vengono eletti; la gente conoscerà dal vivo le loro capacità ed affonderanno i grandi numeri !
Sentirsi e proclamarsi il faro di una così vasta area della destra dopo avere steso un accordo sul modo di identificazione del futuro presidente del consiglio insieme ai componenti della coalizione crea disagio quasi fisico. La destra è per una concomitanza di condizioni alla sua seconda condizione d’emergere, con la differenza che stavolta ha realmente due proposte giovani, energiche, di altissima dignità morale e distanza da eventi storici che non gli appartengono se non per ideali di libertà, dignità, capacità d’affrontare a fronte alta le continue aggessioni tirando dritto con trasparenza, rispetto del popolo che li eleggerà e dello stato che guideranno. Voler pesare eccessivamente su questa compagine porterebbe a tempi persi in mediazioni interne alla stessa che gli elettori non accetterebbero. Chi ha già dimostrato nel bene ma anche nel male cosa è capace di fare, dia il meglio di se lasciando libertà a questo esperimento di civiltà che potrebbe portare alla rinascita di un paese dopo tanti anni di predazioni !
napolitano o napolit’ano (non mi ricordo come si scrive) stringi il pogno e alza la mano .